Mussolini ha fatto anche cose buone. Parafrasando le parole di Antonio Tajani, ministro degli Esteri del governo Meloni, il concetto è sempre il medesimo. Secondo l’inquilino della Farnesina, quella di non utilizzare parole straniere nella lingua italiana “è una proposta di legge di un parlamentare, non del governo, e le proposte di legge devono essere approvate dalla Camera e dal Senato: ma la difesa della lingua italiana non c’entra niente con Mussolini”.
“Il fascismo è finito nel ’45, è una roba passata che non ci interessa e non ci riguarda. Mussolini ha fatto più danni che cose utili”, ha commentato Tajani. “Io ho sempre difeso la lingua italiana: è la lingua madre, Dante Alighieri è il poeta dell’italiano”, ha aggiunto.
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