Orlando contro Meloni: "Una lettera carica di rancore, non ci faremo intimidire"

Andrea Orlando e Enrico Borghi attaccano Giorgia Meloni che non ha preso le distanze da Donzelli e Delmastro e ha rilanciato le accuse ale Pd

Orlando contro Meloni: "Una lettera carica di rancore, non ci faremo intimidire"
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4 Febbraio 2023 - 18.53


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Chi crede all’onestà intellettuale di una destra che ha ufficialmente detto che Ruby è la nipote di Mubarak? O chi crede a una destra che ha portato la mafia nel governo, come la sentenza sul senatore D’Alì – sottosegretario del governo Berlusconi e ritenuto vicino a Matteo Messina Denaro – sta a dimostrare?

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Andrea Orlando

  «Una lettera carica di rancore quella con la quale la premier chiede unità mentre alza ancora i toni. Non ci faremo intimidire. Difenderemo i valori costituzionali. Non abbiamo bisogno dei suoi appelli per stare in prima linea contro la mafia e il terrorismo». Così su Twitter il deputato del Pd Andrea Orlando.

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Enrico Borghi

«L’Unità tra le forze politiche è la pre-condizione, essenziale, per un’efficace lotta alla mafia e al terrorismo. L’operato di Fratelli d’Italia ha puntato a infrangere questa coesione, attraverso accuse false e infamanti e l’uso spregiudicato e fazioso dei poteri dello Stato. Davanti a tutto ciò, la presidente Meloni non trova nulla di meglio che immergersi in un vittimismo catacombale, che tende a preservare la tribù d’origine a scapito delle istituzioni. C’è poco da girare l’Europa alla ricerca di un’etichetta diversa, se poi riemerge l’originaria sostanza». Lo dichiara il senatore del Pd Enrico Borghi.

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