Stefano Bonaccini, secondo i sondaggi, è il favorito per la corsa alla segreteria del Pd. Le primarie del 26 febbraio decideranno i nuovi vertici dei democratici. Intanto, 600 tra amministratori ed esponenti locali, hanno firmato il manifesto “Con Stefano Bonaccini segretario, per un Pd che riparta da sé stesso e dal rilancio del suo riformismo di popolo´.
«L’Italia -si legge nel manifesto- ha bisogno di un Partito Democratico forte e autorevole; capace di rappresentare nel paese e nelle istituzioni l’ampia e articolata ricchezza di tradizioni, di pensiero e di proposta politica di tutti i riformisti italiani; impegnato a costruire in questi anni di opposizione le condizioni per tornare ad essere maggioranza nell’elettorato».
«All’Italia serve un Pd che rifiuti la vocazione minoritaria e la subalternità a questa o quella forza politica, che sia in grado di ripartire dalla propria visione e dal proprio ruolo per costruire future alleanze di governo cementate dalla condivisione di un’idea dell’Italia e del suo ruolo in Europa e nella comunità internazionale. In questi anni difficili non abbiamo mai smesso di credere e di impegnarci ad ogni livello nel Partito Democratico, anche quando l’esistenza stessa del Pd era messa in discussione fuori e dentro il Parlamento da scissioni polemiche e fuoriuscite eccellenti”.