Sciopero generale, Landini (Cgil): "Dal governo solo austerity, manovra contro i lavoratori"

Sciopero, Landini: "Non è una protesta politica. Quando diciamo che questa manovra è contro il mondo del lavoro non lo diciamo perché al governo adesso c’è la destra, ma perché guardiamo quello che hanno fatto".

Sciopero generale, Landini (Cgil): "Dal governo solo austerity, manovra contro i lavoratori"
Maurizio Landini
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16 Dicembre 2022 - 16.01


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Lo sciopero generale contro il governo Meloni e la manovra partorita dall’esecutivo, ha avuto il suo apice a Roma. Dal palco, il segretario della Cgil Maurizio Landini invoca unità d’intenti delle sigle sindacali. 

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“Non ci facciamo dividere, perché è il loro gioco. Siamo sulla strada giustaanche se non è semplice né facile. Ho bisogno non solo degli altri sindacati ma anche dell’intelligenza di tutti voi, che siete qui e di quelli che non sono potuti venire. Trovo scandaloso che anche su questo cerchino di dividerci: che la cassa venga fatta sui più poveri, questo davvero mi smuove. Ma davvero il problema del Paese è il reddito di cittadinanza?”. 

Non è una protesta politica. Quando diciamo che questa manovra è contro il mondo del lavoro non lo diciamo perché al governo adesso c’è la destra, ma perché guardiamo quello che hanno fatto, leggiamo quei provvedimenti e le cose che vengono avanzate e siamo doppiamente preoccupati”.

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“Bruxelles ha dato il via libera alla manovra perché Meloni e Giorgetti, che hanno sempre criticato l’Europa, hanno fatto una Legge di bilancio che è più austerity di quello che chiede l’Europa. Allo stesso tempo non c’è un intervento sugli extraprofitti, e questa è una follia, in un Paese dove profitti ed extraprofitti sono aumentati, si fa cassa sul reddito di cittadinanza, sulle pensioni, sul salario dei lavoratori, questa è una scelta ben precisa”.

“Reintrodurre i voucher o addirittura allargare l’uso dei voucher vuol dire una cosa molto precisa: dare un messaggio che aumenta la precarietà e aumenta la possibilità per le imprese di sfruttamento. Dietro i voucher non c’è neanche il nome della persona che hai assunto, così dai il messaggio che il lavoro e la persona può essere comprata e venduta e dietro non c’è una persona che ha dei diritti e deve poter lavorare dignitosamente”.

“Il problema del nostro Paese e che c’è un livello di precarietà inaccettabile che sta portando i giovani ad andarsene per lavorare e sta determinando un impoverimento medio. Sono di più i ragazzi italiani all’estero che i migranti che si fermano nel nostro Paese”.

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