Bersani sulla corsa al Pd: "Schlein? Dica che partito ha in testa, per il momento non mi appassiono"

Bersani sul Pd: "Questo partito ha avuto 11 segretari da quando è nato, trovare un segretario non è il problema principale. E' capire chi sei, dove vai, con chi sta, a chi ti rivolgi".

Bersani sulla corsa al Pd: "Schlein? Dica che partito ha in testa, per il momento non mi appassiono"
Pierluigi Bersani
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5 Dicembre 2022 - 10.56


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Congresso Pd, Pierluigi Bersani non ha ancora scelto da che parte stare. In un’intervento a Rai 3, l’ex segretario ha commentato le ultime novità sulla corsa alla segreteria e sulla rifondazione del partito. C’è anche chi paventa una scissione. «I rischi sono tutti aperti. Io mi auguro di no, bisogna passare per un Pd nuovo e la costruzione di un campo progressista».

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«La scissione noi l’abbiamo sempre vissuta come una espulsione da un partito totalmente snaturato in quella fase, da lì in poi abbiamo sempre dato una mano, comprese le ultime elezioni. Dopo Letta penso di essere stato quello che ha girato di più l’Italia, ho sempre dato una mano. Noi non siamo andati via da casa, da una idea di una sinistra di governo, siamo sempre lì».

«Io spero che più che scissioni possano esserci ricomposizioni di un popolo largo, plurale e che si riesca a lavorare per questo». Sulla discussione sui valori, Bersani ha spiegato: «Se si pensa di risolvere la questione scegliendo un capo ogni tanto, non si risolve. Questo partito ha avuto 11 segretari da quando è nato, trovare un segretario non è il problema principale. E’ capire chi sei, dove vai, con chi sta, a chi ti rivolgi».

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Poi Bersani ha parlato della neo candidata alla segreteria, Elly Schlein. «Ha detto delle cose che, anche come ricostruzione storica, sono vicende corrette. Ma siamo ai primi passi, bisogna che ciascun candidato dica al più presto e chiaramente quale partito nuovo ha in testa, sia come proposta politica che come riferimenti sociali, sia come struttura organizzativa interna. Questo ancora non è venuto fuori con chiarezza. Mi appassionerò molto quando verrà fuori qualcosa di più preciso». 

Anche quello delle alleanze «è un problema per tutti i candidati, non se si sta con il M5s ma quale campo progressista si vuole creare. La vocazione maggioritaria non può essere `io sono il campo progressista´», ha spiegato ancora Bersani sottolineando: «Il M5s ha fatto una scelta di campo, quella di essere in un campo progressista. E’ l’elemento basico su cui tutti devono pronunciarsi: come fare il campo alternativo alla destra».

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