Governo Meloni, Crosetto sulla guerra in Ucraina: "La pace non è gratis, pronti a nuovi aiuti a Kiev"

Crosetto sugli aiuti a Kiev: "Ce ne sono stati cinque e non mi pare siano cambiate le condizioni che, uno dopo l'altro, li hanno determinati. Quindi se devo fare una previsione sincera dico che, se non cambierà la situazione in Ucraina, ci sarà".

Governo Meloni, Crosetto sulla guerra in Ucraina: "La pace non è gratis, pronti a nuovi aiuti a Kiev"
Guido Crosetto
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4 Novembre 2022 - 09.33


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Governo Meloni, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha parlato sulle colonne di Avvenire alla vigilia della manifestazione per la Pace in Ucraina e degli sviluppi della guerra con la Russia. «La pace non è mai gratis. È un’illusione pensarlo. Come aiutiamo l’Ucraina a difendersi? Organizziamo una catena umana di milioni di cittadini europei che circondi Kiev? L’altro giorno rileggevo il codice di ordinamento militare. Il punto uno è la difesa dello Stato. Il punto due è lavorare per la pace e la sicurezza».

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Crosetto sottolinea che, dopo i precedenti, si va verso un sesto decreto sugli aiuti militari all’Ucraina: «Ce ne sono stati cinque e non mi pare siano cambiate le condizioni che, uno dopo l’altro, li hanno determinati. Quindi se devo fare una previsione sincera dico che, se non cambierà la situazione in Ucraina, ci sarà. E sarà giusto e dovuto, come lo sono stati gli altri».

In vista della manifestazione di domani per la pace, Crosetto sottolinea che non sarà in piazza: «Non ci sono adesso, non ci sono mai stato prima e forse mai ci sarò, perché affrontare il mondo con la responsabilità di dare risposte possibili ti costringe a fare i conti anche con qualcosa che non ti piace. Ma lo sguardo limpido del mondo della pace va capito, rispettato… Direi anche ammirato».

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A chi parteciperà dice: «Sventolate le vostre bandiere. Urlate forte le vostre idee. È sempre giusto e sempre bello difendere quello in cui si crede. Ma occorre sappiate che esiste un mondo che anche se non sarà in piazza insieme a voi e che vi sembra lontano anni luce da voi, quello della Difesa, vuole la pace proprio come la volete voi».

«In questa piazza hanno promesso di non portare le bandiere dei partiti – conclude il ministro – Ci sarà però l’intollerabile mancanza di limpidezza di troppi uomini politici. Uomini che hanno votato con consapevolezza e responsabilità in Parlamento cinque decreti per cinque spedizioni di armi all’Ucraina. E che ora gridano `basta armi´. Ecco, questo è drammaticamente triste».

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