Conte e Draghi, un penultimatum per tirare a campare mentre c'è chi predice: M5s se ne va entro la finanziaria

Dopo l'incontro con Giuseppi Super Mario ha due possibilità: la prima è rispondere picche al suo predecessore, la seconda più probabile è far decantare il malumore grillino e di fatto ripassare il cerino nelle solide mani di Conte.

Conte e Draghi, un penultimatum per tirare a campare mentre c'è chi predice: M5s se ne va entro la finanziaria
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6 Luglio 2022 - 15.30


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E basta con tutte queste ironie, questi lazzi a getto continuo, il sor Tentenna, i penultimatum, l’avvocato indeciso a tutto, sono arrivati persino a distorcere lo splendido paese del foggiano dove è nato, una volta per tutte, si chiama Volturara Appula.

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Giuseppi stamani si è alzato stanco e determinato, la devono finire di prendermi in giro, questo clima deve essere spazzato via da un anticiclone, li devo stupire, il mio penultimatum stavolta deve essere più forte del solito.
Chi ha visto ‘Non ci resta che piangere’, lo sforzo creativo di Benigni e Troisi nello scrivere la lettera a Savonarola, può immaginare come sia nato il documento che Conte ha pomposamente consegnato al suo successore ‘a nome di tutta la comunità 5 stelle’. ‘Che ci mettiamo Rocco nel memorandum a quello str..di un banchiere’, ‘Ci dobbiamo far dire di no Giuseppi, quindi esageriamo. Tira fuori anche il cashback fiscale, il decreto dignità, l’opposizione netta al gas, lo scostamento di bilancio’, ‘Rocco, ma lo scostamento di bilancio non ce lo fa fare l’Europa’ ‘Appunto così il banchiere sarà costretto a dirci no e noi saremo finalmente liberi di tornare da Ale (Di Battista), Giuseppi ti devo proprio spiegare tutto’.

E così davanti a Palazzo Chigi, luogo un tempo così familiare, è nato il più forte penultimatum della storia politica del leader 5 Stelle, quello che qualcuno ha già definito la riproposizione del ‘tirare a campare’ di andreottiana memoria.

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Qualcosa di serio però stavolta c’è davvero.
Conte ed i suoi parlamentari sanno di dover uscire, ma non quando. Il documento di oggi, la cosiddetta ‘supercazzola’ per restare in ambito cinematografico, è stata scritta per passare il cerino a Draghi.
Che farà ora l’ex governatore della Bce?


Super Mario ha due possibilità: la prima è rispondere picche al suo predecessore, la seconda più probabile è far decantare il malumore grillino e di fatto ripassare il cerino nelle solide mani di Conte.
Il tempo limite di questa sceneggiata è già stato fissato in Transatlantico, ‘usciranno entro la finanziaria’.
A quel punto però il film non sarebbe finito, Salvini aspetta il terzo tempo per entrare in scena e pretendere per gli ultimi mesi un Draghi bis.

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