Derby all'estrema destra Pera sceglie Meloni: "La più votabile invece Salvini..."

Lo sottolinea, reduce dalla partecipazione a Milano alla Conferenza programmatica di Fratelli d'Italia, l'ex presidente del Senato Marcello Pera fra i candidati unitari del centrodestra per il Quirinale lo scorso febbraio.

Derby all'estrema destra Pera sceglie Meloni: "La più votabile invece Salvini..."
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7 Maggio 2022 - 10.45


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Derby all’estrema destra tra una Giorgia Meloni che ripropone ricette reazionarie mentre fa finta di diventare liberale e Salvini che continua con le sue giravolte da perfetto trasformista.

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“Si deve dire che Fdi sta cambiando rispetto al passato. Meloni ha lanciato una sfida seria e importante, in primo luogo a se stessa. Se sarà capace di trasformarsi in una forza liberal-conservatrice non ci saranno più alibi. Se quel passaggio sarà compiuto, non c’è dubbio che un partito liberal-conservatore sarà legittimato a governare.

Meloni diventa sempre più votabile”. Lo sottolinea, reduce dalla partecipazione a Milano alla Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia, l’ex presidente del Senato Marcello Pera fra i candidati unitari del centrodestra per il Quirinale lo scorso febbraio.

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Quanto alla Lega di Matteo Salvini Pera, in una conversazione con il Foglio, afferma che “sulla guerra la posizione di Salvini mi lascia perplesso”. E anche se “non credo che a Mosca ci sia qualcuno che attenda Salvini, io appartengo a un’altra parrocchia, di quelli convinti che l’attacco di Putin sia rivolto a tutto l`Occidente e a quell’attacco non si può sfuggire.

Putin non si fermerà. Vuole riscrivere i confini. Il suo giudizio sull’occidente dicendo che si tratti di un continente degradato, secolarizzato, scristianizzato. Ritiene l’Occidente una terra da denazificare. Deve essere preso sul serio, alla lettera”.

Quanto all’Italia, a giudizio di Pera, “quattro uomini stanno tenendo unito il paese in questo momento: Mattarella, Draghi, Guerini, Di Maio”. Sul quale ultimo “si fa ironia e invece – afferma l’ex presidente di centrodestra del Senato- si sta mostrando un ministro degli Esteri eccellente. La sua posizione sulla guerra è buona: meglio di quel genio cor botto..”. Evitando di fare il nome del presidente M5s Giuseppe Conte.

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