Guerra in Ucraina, Kiev che deve fare? Capitolare? Pierluigi Bersani è molto chiaro: “Io su questo sono molto netto: non possiamo decidere noi se loro devono resistere o no. Trovo molto cinico il discorso di chi dice che è meglio se si arrendano. Solo loro possono deciderlo, ma finché non lo decidono la nostra linea è aiutarli ad aiutarsi. Che significa mandare armi e intensificare le sanzioni contro Putin, ma senza andare oltre”.
“Se adesso c’è una resistenza si può immaginare realisticamente che a un certo punto arrivi il momento giusto per negoziare. Magari quando il presidente russo sarà più debole, grazie agli ucraini che resistono e alle sanzioni dell’Occidente, e si renderà conto che ovviamente non può perdere ma non può neanche vincere. In quel preciso momento le armi dovranno lasciare il posto al negoziato”.
E sulle spese militari osserva: “Nel tragico, spunta sempre il ridicolo. Si fa polemica su un ordine del giorno che sostanzialmente conferma un impegno preso nel 2014 e sempre disatteso. Se parliamo seriamente, io penso che dopo l’Ucraina il mondo non sarà come prima e l’Europa dovrà darsi un nuovo modello di difesa”.