Nel corso di una tavola rotonda organizzata dai consulenti del lavoro si è assistito a un botta e risposta tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni, collegata in videoconferenza.
Meloni ha nuovamente attaccato il Governo (di cui la Lega fa parte), sostenendo che per effetto della riforma disegnata dall’accordo di maggioranza “per alcuni le tasse si abbassano, per altri no: chi oggi ha 50mila euro lordi, cioè circa 2500 euro al mese, avrebbe un’aliquota che sale di circa 5 punti. E chi guadagna 2500 euro non è certo un riccone”.
Salvini risponde: “A Giorgia dico che nessuno pagherà più Irpef: c’è chi ci guadagna di più e chi ci guadagna un po’ di meno, ma nessuno pagherà un euro in più”.
Allo stesso tavolo Salvini aveva esordito dicendo che la Lega sta pagando la scelta di essere entrata al Governo e sembra che la contestazione di Meloni capiti a proposito: la leader di Fratelli d’Italia sta attuando la strategia dell’opposizione totale, anche lì dove le altre forze di destra (e quindi, in teoria, alleate con lei) non hanno da ribattere. È il caso, ad esempio, del Trattato del Quirinale tra Italia e Francia, contro cui Giorgia Meloni è stat l’unica esponente politica ad avere qualcosa da ridire.
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