Super Green pass: non solo le Regioni, ora lo chiedono anche esponenti del governo

Il timore di molti è che l'aumento dei contagi e delle ospedalizzazioni possa provocare altre chiusure. Martedì probabile incontro per delineare la forma del nuovo certificato verde

Super Green pass: non solo le Regioni, ora lo chiedono anche esponenti del governo
Super Certificato verde
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

22 Novembre 2021 - 10.08


ATF AMP

La stretta, o per meglio dire l’allargamento delle misure per evitare delle chiusure è molto vicina. Si allarga infatti la platea di chi lo invoca e, probabilmente martedì, governatori ed esponenti dell’esecutivo cominceranno a delineare la forma del nuovo certificato verde.

Top Right AMP

“Servono misure il prima possibile”, chiede il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga.

Il timing prevede, dopo la riunione Regioni-Governo e una serie di riunioni tecniche, la cabina di regia e il Cdm, forse giovedì.

Dynamic 1 AMP

Secondo quanto si è appreso già in questa sede potrebbero essere decisi alcuni provvedimenti, come la riduzione della validità del green pass a 9 mesi e l’obbligo delle terze dosi per sanitari e personale delle Rsa – ma non è escluso che il governo decida di rimandare tutto alla settimana successiva, varando un unico pacchetto.

Una cosa comunque è certa: la stretta nei confronti dei non vaccinati non si applicherà per gli uffici o i mezzi pubblici, come pure si era ipotizzato.

A ribadirlo è stato oggi lo stesso ministero delle Infrastrutture, ma l’idea è stata cassata anche dai sindacati di categoria, secondo i quali senza personale ad hoc i controlli sarebbero “impossibili”.

Dynamic 1 AMP

“Se si pensa di incaricare gli autisti di controllare i Green pass si è completamente fuori strada – dicono -. Servirebbe assumere personale addetto”.

Ma la stretta appare inevitabile. “L’alternativa – dicono quasi all’unisono il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga – è la chiusura”, con la conseguente pesante ripercussione sul Natale.

Non è un caso, infatti, che più di un italiano su dieci – secondo le stime di Coldiretti – abbia deciso di anticipare lo shopping per i regali da mettere sotto l’albero.

Dynamic 1 AMP

Sul fronte vaccinale, invece, continua il pressing per allargare la platea degli immunizzati il più possibile: da domani aprirà ufficialmente la somministrazione della terza dose per gli over 40, con dieci giorni di anticipo rispetto a quanto inizialmente programmato.

Un’evidente voglia di accelerare per garantire a gran parte della popolazione il ripristino della piena copertura contro il virus.

Escluso ormai il ricorso all’obbligo vaccinale per tutti – misura che non convince né palazzo Chigi né una larga fetta dei governatori – si ragiona al massimo per un obbligo esteso a determinate categorie, ma sul tavolo dell’imminente riunione tra Draghi, Gelmini, Speranza e i Governatori ci saranno soprattutto le nuove misure per il cosiddetto “super Green pass”.

Dynamic 1 AMP

L’intenzione, com’è noto, è quella di vietare ai no vax l’accesso ai servizi di socialità, come cinema, teatri o ristoranti, in caso di cambio di colore delle Regioni.

Prospettiva che, al momento, non appare all’orizzonte, ma che comunque potrebbe verificarsi, e anche presto, se è vero – come dicono gli esperti – che la quarta ondata farà triplicare i casi dai 10 mila di oggi a 30 mila.

Quella del super Green pass, dunque, è una decisione che, spiega Fedriga, potrà da un lato “convincere anche gli ultimi indecisi” e dall’altro “dare certezza alle imprese, alle quali non possiamo dire ‘vediamo in che zona sarete e se terrete aperto o no’”.

Dynamic 1 AMP

“Se noi non interveniamo – sottolinea – il risultato è che se una Regione passa in zona arancione o rossa è chiuso a prescindere per tutti”.

Concetto ribadito dal ministro degli Esteri, Di Maio: “L’alternativa al Green pass e ai vaccini è chiudere tutto e questo non ce lo possiamo né permettere né lo vogliamo”.

“Bisogna agire con nuove iniziative e, ad esempio, l’obbligo della terza dose per le categorie per cui è già previsto l’obbligo vaccinale penso sia un provvedimento che sarà approvato questa settimana”, conferma il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa.

Dynamic 1 AMP

“Attendiamo invece indicazione dal Cts – aggiunge – per capire se è opportuno anticipare la terza dose a 5 mesi dal completamento del ciclo primario”.

Anche la scelta di “riportare la durata del green pass a nove mesi, credo sia una scelta ragionevole e basata sulle evidenze scientifiche”, conclude Costa che lancia poi un appello ai tifosi ad indossare la mascherina sugli spalti perché – dice – “c’è veramente bisogno in questo momento di rispettare ancora tutte le regole e di far prevalere il senso di responsabilità”.

FloorAD AMP
Exit mobile version