La coerenza di Salvini: si ricorda dei rischi covid solo per i rave party ma non per i no-vax

La Lega ha depositato un ddl per prevenire i raduni clandestini, tutelando la salute collettiva, l'incolumità pubblica e il decoro urbano: tipo molte manifestazioni no green pass

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12 Novembre 2021 - 18.56


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Che dire? Uno che ha girato l’Italia a farsi selfie senza mascherina e che dà sponda politica alle peggiori pulsioni del no vai e dei no green pass si ricorda dei rischi del Covid e degli assembramenti solo se si tratta di rave.
Ossia la coerenza questa sconosciuta.

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 “I rave party sono un rischio per la salute e la sicurezza e uno schiaffo al buonsenso e agli italiani che rispettano le regole. Prevenire i raduni clandestini, tutelare la salute collettiva, l’incolumità pubblica e il decoro urbano. Sono orgoglioso di essere primo firmatario del Ddl anti-rave, depositato dalla Lega”.
Lo scrive su twitter Matteo Salvini, leader della Lega.
Il ddl della Lega
 La Lega ha depositato un ddl anti-rave e Matteo Salvini è il primo firmatario. L’obiettivo, spiega una nota del Carroccio, è prevenire i raduni clandestini, tutelando la salute collettiva, l’incolumità pubblica e il decoro urbano. In particolare, si propongono pene per chi invade terreni o edifici altrui, possibilità di arresto immediato, confische obbligatorie (per esempio degli strumenti musicali a partire dalle casse), risarcimenti per i proprietari che subiscono l’invasione, sospensione della patente per chi guida verso i raduni trasportando strumenti e materiale (sotto la lente finiranno in particolare camper e camion).

È previsto, in ottica di prevenzione, l’utilizzo di agenti sotto copertura. La Lega ritiene necessaria una stretta, anche perché i rave sono particolarmente pericolosi nell’epoca del Covid.

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