Bonaccini: "Il Pnrr un'occasione irripetibile per modernizzare il Paese"

Il Presidente della Regione Emilia-Romagna ha parlato all'Assemblea nazionale dell'Anci, l'Associazione dei Comuni italiani

Stefano Bonaccini e Sergio Mattarella
Stefano Bonaccini e Sergio Mattarella
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9 Novembre 2021 - 18.56


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Il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, intervenendo all’Assemblea nazionale dell’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani, aperta alla Fiera di Parma dalla relazione del presidente Antonio Decaro, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha sottolineato l’importanza di “un patto sociale che permetta al Paese di ripartire insieme, per una crescita equa e sostenibile”. 
Bonaccini ricorda che ci troviamo di fronte a “un cambiamento di tale portata, che va organizzato e realizzato solo con il concerto e la mobilitazione di tutta la società: le sfide che abbiamo davanti si possono vincere solo con il concorso di tutti”.
I fondi del Pnrr messi a disposizione dall’Unione Europea “rappresentano un’occasione senza precedenti per l’Italia – avverte il governatore emiliano-romagnolo – Abbiamo davvero le risorse per modernizzare il Paese: per colmare tante distanze e fratture sociali e territoriali per rendere l’Italia più unita e più giusta; per potenziare il sistema sanitario nazionale e garantire i migliori livelli di cura e assistenza a tutte le persone; per rafforzare il sistema di welfare, contrastando vecchie e nuove povertà, per allargare i diritti e accrescere le opportunità; per restituire alla scuola la sua funzione essenziale di inclusione e ascensore sociale; per accelerare la transizione ecologica e digitale del sistema produttivo, della pubblica amministrazione, della società”.
Ecco allora che, per Bonaccini, “è fondamentale avere un piano nazionale che guidi il Paese unito verso obiettivi di sviluppo sostenibile quanto valorizzare appieno il governo locale affinché le risorse siano spese, spese bene e trasformino realmente la società, dalla capitale fino al più piccolo comune periferico”. E in tal senso, conclude, “chiedo al Governo, e lo faccio da presidente di Regione, di aiutare i Comuni e i sindaci a svolgere al meglio la funzione essenziale cui ora sono chiamati con il Pnrr: perché se non ce la faranno loro, non ce l’avrà fatta l’Italia”.

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