Lamorgese: "Estremisti mettono a rischio la sicurezza, una legge per i rave"

La ministra dell'Interno: "Rischio che sparute minoranze possano turbare il pacifico svolgimento delle forme di protesta, con l'unico obiettivo di creare disordini"

La ministra Lamorgese
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7 Novembre 2021 - 09.18


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Luciana Lamorgese è convinta che non bisogna mai abbassare la guardia di fronte a manifestazioni ed al “rischio che sparute minoranze di estremisti possano turbare il pacifico svolgimento delle forme di protesta, con l’unico obiettivo di creare disordini” perché rappresentano “insidie serie”.
Sui rave party illegali, la ministra dell’Interno ha puntato il dito contro le leggi in vigore: serve “un intervento normativo per rafforzare il sistema di prevenzione e contrasto”.
Raduni illegali, le ipotesi su cui lavora il ministero
Il ministero dell’Interno, ha annunciato Lamorgese intervistata da “Il Messaggero”, sta lavorando “ad un’ipotesi di fattispecie criminosa che consenta di disporre la confisca obbligatoria dei veicoli e degli strumenti necessari per l’organizzazione dell’intrattenimento e che preveda l’obbligo del ripristino dei luoghi”. Su queste ipotesi, ha aggiunto, “ci sarà un confronto con il ministero della Giustizia”.
La ministra ha ricordato che i raduni illegali non sono una novità del nostro Paese. “Solo nel 2018 – ha riportato – ci sono stati almeno una cinquantina di raduni clandestini”. Di fronte, poi, ai casi di movida violenta, “l’alta concentrazione di pub e di ristoranti in alcune aree urbane – ha ammesso la ministra – non facilita certo le attività di controllo”. E ricorda gli sforzi fatti dalle prefetture.
Diritto a manifestare e tutela della salute Sui cortei dei no-pass, la titolare del Viminale ha affermato che “bisogna coniugare il diritto di manifestare con la tutela della salute pubblica, preservando al contempo i legittimi interessi degli esercizi commerciali in difficoltà”.

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