Il sindaco di Bologna: "C'è un filo nero tra la strage del 2 agosto e l'assalto alla Cgil"
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Il sindaco di Bologna: "C'è un filo nero tra la strage del 2 agosto e l'assalto alla Cgil"

Matteo Lepore, ha partecipato all'intitolazione dell'ex scuola primaria Villa Torchi a due vittime dell'attentato fascista, i fratellini tedeschi Kai ed Eckhardt Mader

Matteo Lepore
Matteo Lepore
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23 Ottobre 2021 - 17.44


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La matrice fascista dell’assalto alla Cgil di due settimane fa, che la Meloni sostiene di non conoscere, esiste e continua a colpire.
“C’è un filo nero che lega la strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna con l’assalto alla sede della Cgil avvenuto a Roma solo pochi giorni fa”.
A sottolinearlo è il nuovo sindaco del capoluogo emiliano, Matteo Lepore, partecipando oggi all’intitolazione dell’ex scuola primaria Villa Torchi a due vittime dell’attentato, i fratellini tedeschi Kai ed Eckhardt Mader.
“Per la prima volta al governo di questa città abbiamo una generazione che non ha vissuto direttamente l’evento del 2 agosto”, fa notare intanto il sindaco, che di fatto dà un assaggio di quello che il prossimo 2 agosto potrà essere il suo primo discorso per il giorno dell’anniversario: “Sappiate che molte delle parole che troverò le ho imparate qui oggi”, dice Lepore, rimarcando che si trattò di “una strage di matrice fascista e tutti noi dobbiamo esserne consapevoli”.
Partecipare al corteo del 2 agosto “significa abbracciarsi, fare memoria e dire alle istituzioni nazionali che vengono quel giorno, in Consiglio comunale e sul palco, sia quelle che parlano sia quelle che ascoltano- afferma Lepore- che noi non ci fermeremo. Non ci fermeremo nella costruzione di un’identità comune, non ci fermeremo nell’idea di una scuola pubblica che porta avanti valori comuni, non ci fermeremo nelle aule del Parlamento quando, come è successo in questi giorni, occorre votare per sciogliere i movimenti neofascisti che ancora nelle nostre città portano avanti la violenza come metodo di lotta politica”.

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