Elly Schlein: "A Bologna ha vinto un nuovo centrosinistra: un progetto forte incentrato su battaglie concrete"

La vicepresidente dell'Emilia-Romagna: "E' la più larga coalizione mai vista nella città più progressista d'Italia. Una nuova generazione"

Elly Schlein
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8 Ottobre 2021 - 12.06


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Elly Schlein, vicepresidente dell’Emilia-Romagna, ha visto la vittoria del centrosinistra come l’inizio di una nuova generazione incentrata su un progetto concreto.
”A Bologna ha vinto un nuovo centrosinistra allargato a M5S e sinistra, con anche forze moderate. La più larga coalizione mai vista nella città più progressista d’Italia. Un progetto forte su battaglie concrete, come la giustizia sociale e la decarbonizzazione, unite a una candidatura credibile. Una nuova generazione”. 
Secondo cui ”politica è trovare un equilibrio più alto, con un accordo programmatico forte, com’ è stato con Bonaccini. Stiamo governando bene, le sensibilità diverse non devono spaventare. Quanto ai ballottaggi, i voti dei grillini non andranno a destra, come dice Conte. Spero siano elettori più vicini al centrosinistra”.
E a proposito del sostegno trasversale al premier, aggiunge che ”non ho mai sostenuto larghe intese col centrodestra, ma Draghi ha avuto da Mattarella il mandato per portarci fuori dalla crisi pandemica. E non può subire quotidianamente lo psicodramma del centrodestra”.
Sulle accuse al Pd di parlare più di diritti Lgbt che di lavoro, la Schlein afferma che ”diritti sociali e civili sono inscindibili. Chi ne fa una gerarchia, vuole limitare gli uni e gli altri. L’altro giorno, con Letta e Conte ci siamo trovati a condividere un tema: il salario minimo. Il sindacato fa bene a chiedere una legge sulla rappresentanza, ma serve anche fissare una soglia al di sotto della quale non c’è dignità.
Un salario minimo che non sia sostitutivo, ma complementare ai contratti collettivi. Se si recuperano i ritardi, si ritrova sintonia con chi ha smesso di votare: in Spagna, hanno fatto una legge sui rider che non possono essere considerati lavoratori autonomi; in Europa, le donne guadagnano il 16% in meno a parità di mansioni, e questo è inaccettabile. Non ci sono state donne candidate sindaco e questo vale per tutti, ma è più grave che avvenga nel centrosinistra. Un risultato strepitoso come quello di Clancy dice che serve più spazio”.
Riguardo la Meloni, unica leader donna a Roma, la Schlein distingue che ”c’è differenza fra leadership femminile e femminista. Non ce ne facciamo niente d’una leader che non difende i diritti delle donne o parla di blocchi navali, senza dire una parola sulle diseguaglianze di genere. E poi: se ha cento ore per guardarsi lo sbobinato di Fanpage , trovi dieci secondi per dichiararsi antifascista”.

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