La vicinanza di Confindustria con Draghi aveva fatto pensare alla fondazione di un partito, ma il presidente Bonomi nega questa possibilità e la stronca sul nascere.
Confindustria non si candida a fare un suo partito, si limita solamente a richiamare l’attenzione dei partiti a ragionare sui temi al centro dell’agenda del governo.
Lo ha dichiarato il presidente Carlo Bonomi.
“Noi abbiamo rispetto dei partiti e delle istituzioni, abbiamo solo messo in evidenza che il governo Draghi su tre punti essenziali ha fatto le cose che servivano al Paese: portare a compimento un piano vaccinale, riscrivere il Pnrr e riportare credibilità all’Italia in Europa, nel G20 e nella Nato”, ha osservato Bonomi.
“Siamo in un momento storico eccezionale, e le risorse del Next generation Eu sono sufficienti per dare risposte epocali”, ha aggiunto.
Sulla proposta di un Patto, “la risposta dei sindacati mi è sembrata positiva. Io ho letto comunque la voglia di esplorare questa possibilità perché alcune cose sono demandate alla politica, altre alle parti sociali. Noi e i sindacati abbiamo una responsabilità. Mi aspetto il meglio dall’incontro di domani tra Draghi e i sindacati. Se le parti sociali si siedono ai tavoli, i problemi si risolvono e non si nascondono”, ha commentato il numero uno di Confindustria.