I giudici vogliono la perizia psichiatrica: Berlusconi accetta che il processo Ruby prosegua
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I giudici vogliono la perizia psichiatrica: Berlusconi accetta che il processo Ruby prosegua

Dopo i numerosi rinvii per motivi di salute del padrone di Forza Italia i magistrati hanno chiesto più verifiche. E allora...

Silvio Berlusconi
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16 Settembre 2021 - 17.13


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Un continuo tira e molla ha fatto prendere ai giudici una decisione che si può sicuramente definire inaspettata e che ha causato le ire del Cavaliere, protagonista di un rinvio dietro l’altro per le sue ricadute che coincidono esattamente con le sedute in aula.

Secondo Silvio Berlusconi la decisione dei giudici di Milano di sottoporlo a una “illimitata perizia psichiatrica” per il processo Ruby ter è “lesiva della mia storia e della mia onorabilità”. Il leader di Forza Italia lo scrive in una dichiarazione depositata al presidente del collegio. “Non posso accettare questa decisione, si proceda in mia assenza alla celebrazione di un processo che nemmeno sarebbe dovuto iniziare”, aggiunge.

“C’è un pregiudizio nei miei confronti” – “L’ipotesi di sottopormi ad una ampia ed illimitata perizia psichiatrica da parte del Tribunale – scrive Berlusconi nella dichiarazione depositata attraverso  i suoi legali al presidente del collegio della settima penale Marco Tremolada – dimostra, per ciò che ho fatto nella vita in molteplici settori fra cui l’imprenditoria, lo sport e la politica, un evidente pregiudizio nei miei confronti e ben mi fa comprendere quale sarà anche l’esito finale di questo ingiusto processo”.

“Decisione lesiva per la mia onorabilità” – “Non posso quindi accettare – spiega ancora il leader di FI – tale decisione, che è lesiva della mia storia e della mia onorabilità. Si proceda, dunque, in mia assenza alla celebrazione di un processo, che neppure sarebbe dovuto iniziare, nella  consapevolezza che anche successivamente verrà riconosciuta la assoluta correttezza del mio comportamento e sarò assolto da ogni accusa”.

Proprio mercoledì pomeriggio i giudici hanno conferito l’incarico ad un collegio di periti, dopo aver disposto la perizia medico legale l’8 settembre a seguito di un’altra istanza di legittimo impedimento per motivi di salute da parte dell’ex premier. E hanno dato tempo agli esperti, fino al prossimo 5 novembre, per stabilire se le condizioni di salute, anche psichiche, di Silvio Berlusconi gli consentano o meno di partecipare al processo Ruby ter in cui è imputato per corruzione in atti giudiziari. 

“Da pm toni inaccettabili contro di me” – La “Procura nel corso dell’udienza dell’8 settembre, con toni e modi davvero inaccettabili nei confronti miei e dei medici che mi hanno per molte volte visitato, ha chiesto di disattendere” le conclusioni delle relazioni mediche della difesa, che nell’udienza di fine maggio avevano portato a un lungo rinvio del processo, e “di procedere oltre”. Per Silvio Berlusconi la decisione di sottoporlo non solo a una perizia “cardiologica”, ma anche “psichiatrica”, è “al di fuori di ogni logica” e “del tutto incongrua rispetto alla mia storia e al mio presente”.

Ora il tribunale fisserà una nuova udienza – La perizia medico legale sulle condizioni di salute di Silvio Berlusconi, che era stata già disposta e non era ancora iniziata, non si farà. Ora il collegio dovrà fissare una nuova udienza “ravvicinata” per andare avanti col dibattimento al posto di quella “lontana” del 17 novembre in cui si sarebbe dovuto discutere sulla perizia, dopo il deposito. 

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