Enrico Rossi: "L'obbligo del green pass per i lavoratori è la sconfitta di Salvini"

L'ex presidente della Toscana: "Non c'è ragione per cui la collettività debba sborsare denaro per un esame quando già esiste ed è gratuito un vaccino che può evitarlo".

Enrico Rossi
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16 Settembre 2021 - 10.42


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Cercherà di minimizzare anche qui o continuerà nella sua crociata contro ogni tema che il governo propone?

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Con l’approvazione del green pass nei luoghi di lavoro, Salvini rimedia un’altra sconfitta che brucia.

Il governo ha finalmente deciso l’obbligo del green pass a tutti i lavoratori del settore pubblico e privato, a partire da metà ottobre.

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“Il sindacato chiede che per chi non si vuole vaccinare i tamponi siano gratuiti. È una richiesta sbagliata: non c’è ragione per cui la collettività debba sborsare denaro per un esame quando già esiste ed è gratuito un vaccino che può evitarlo. È giusto invece che lo Stato paghi il tampone a coloro che per ragioni mediche non possono vaccinarsi”.

Lo scrive su Facebook l’ex presidente della Toscana Enrico Rossi.

“La decisione del governo – aggiunge Rossi – è opportuna perché consentirà il rilancio delle vaccinazioni e una copertura adeguata contro il Covid per evitare nuove chiusure e impatti negativi sulla sanità e sull’economia. Con un po’ di ritardo, prevalgono le ragioni della salute e dell’interesse della collettività”.

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L’ex governatore della Toscana osserva, infine, che “è persino superfluo aggiungere che esce totalmente sconfitta la politica scellerata di Salvini” che “sconfitto sui vaccini vedrete che ora si butterà sul tema dei migranti” e “su questo anche la Lega in doppiopetto dei governatori lo seguirà nella speranza di arraffare voti”.

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