Landini: "Vaccino dovere sociale, ma obbligatorio solo con una legge. Sulle mense con il green pass..."

Il leader della Cgil allontana le critiche no-vax: "Aprire una discussione sul tema. Il green pass non può diventare uno strumento che divide e discrimina".

Maurizio Landini
Maurizio Landini
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19 Agosto 2021 - 11.18


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Sono molti i luoghi di lavoro in cui l’obbligatorietà del vaccino è vista come un ostacolo, così come il green pass per accedere alle mense.

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Anche Maurizio Landini aveva dichiarato la sua contrarietà negli scorsi giorni prendendosela con il governo, reo di non difendere i lavoratoi.

Vaccinarsi è un “dovere sociale” ed ”è responsabilità del governo e del Parlamento di rendere per legge obbligatoria la vaccinazione. Se lo fanno, noi siamo d’accordo. Non è il momento delle divisioni e delle strumentalizzazioni”.

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“La nostra Costituzione prevede che l’obbligo di un trattamento sanitario può essere assunto solo con una norma di legge – sottolinea -. Credo sia venuto il momento di aprire seriamente questa discussione nel nostro Paese e in Europa. Spetta a governo e Parlamento legiferare. Noi siamo stati i primi a realizzare i protocolli per la sicurezza nei luoghi di lavoro e a prevedere le vaccinazioni in azienda”.

E sulla questione del green pass nelle mense aziendali sottolinea: “In una situazione di emergenza pandemica, parlare solo di green pass è riduttivo, serve una strategia complessiva e la conferma di tutte le misure di prevenzione a partire dai dispositivi individuali e dal distanziamento. Il green pass non può diventare uno strumento che divide e discrimina. Non si capisce, ad esempio, perché le lavoratrici e i lavoratori possano lavorare 8 ore insieme e poi consumare il pasto separati. Le mense aziendali non sono un ristorante. I lavoratori sono già tracciati e da un anno e mezzo le mense sono organizzate secondo i protocolli di sicurezza: mascherine obbligatorie, separatori di plexiglass e turni”.

E ribadisce: “Non sono temi che si risolvono con una ‘faq’. Abbiamo chiesto con Cisl e Uil un incontro ai ministri della Salute e del Lavoro Roberto Speranza e Andrea Orlando con l’obiettivo di mantenere il diritto del servizio mensa per tutti i dipendenti”.

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Per convincere chi ancora non è immunizzato, aggiunge, “serve una campagna di informazione straordinaria e mirata. Per questo, per il mese di settembre, noi proponiamo a tutte le associazioni di impresa di mettere a disposizione due ore aggiuntive di assemblee retribuite in tutte le aziende per fornire un’informazione adeguata sulla vaccinazione e sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. E’ il momento di coinvolgere le lavoratrici e i lavoratori, il consenso non si acquisisce sanzionandoli o punendoli ma rendendoli partecipi di un progetto comune che metta al centro la salute e la sicurezza e la qualità del lavoro” e “al governo noi chiediamo i tamponi gratuiti per chi lavora e usa i trasporti pubblici e per gli studenti proprio per raggiungere l’obiettivo della più ampia vaccinazione e rafforzare tutte le misure di prevenzione”.

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