Già finita la compassione di Salvini per gli afghani: "Non possiamo accogliere tutti"

Il leader della Lega: "I centri di accoglienza stanno già esplodendo, la rotta balcanica è già adesso fuori controllo".

Matteo Salvini
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17 Agosto 2021 - 10.46


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Quando si tratta di sbarchi è più forte di lui. La compassione mostrata qualche ora prima va a farsi benedire per salvaguardare quella fetta, abbondante, di xenofobi all’interno dell’elettorato leghista.
“Abbiamo già registrato circa 35mila arrivi via mare, per non parlare di quelli via terra, e ora la fuga dall’Afghanistan rischia di essere un disastro. L’Italia non può permettersi di accogliere decine di migliaia di persone visto che i centri di accoglienza stanno già esplodendo”. Così Matteo Salvini, leader della Lega, a Radio 24.
“Altri Paesi non stanno facendo nulla, la comunità internazionale si faccia carico perché l’Italia non può essere l’unico centro di accoglienza”, ha detto Salvini.
“C’è un problema di diritti civili ma anche un problema di ripercussioni per l’Italia visto che la rotta balcanica è già adesso fuori controllo”, ha evidenziato.
“Noi abbiamo chiesto fin da subito la convocazione delle commissioni e del Parlamento. Se c’è una situazione esplosiva, si fa una convocazione urgente anche se è il 17 agosto”, ha sottolineato il leader della Lega, che si esprime così sulle polemiche per la vacanza in Puglia del ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Non commento le estati di quello o quel ministro, visto che mi hanno rotto le scatole per anni…dico solo che è doveroso che il Parlamento venga riunito se non ad ore, a giorni”.
Per Salvini, il ritorno al potere dei talebani in Afghanistan è “una disfatta senza precedenti”. “Una fuga vigliacca e così male organizzata nei modi e nei tempi io non la ricordo. Che senso hanno migliaia di vittime di fronte a una fuga che in 15 giorni riconsegna agli assassini e ai tagliagola il Paese?”.

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