Oddati polemizza con gli ex renziani: "Il governo Draghi non coincide con il Pd"

Il coordinatore del partito: "Ora l'obiettivo è un'alleanza centro-sinistra e M5s per battere le destre"

Nicola Oddati
Nicola Oddati
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1 Agosto 2021 - 12.56


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Pd e Italia Viva continuano a stuzzicarsi, mentre Oddati cerca di risvegliare qualche coscienza all’interno del suo partito.

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“Mi fanno un po’ sorridere le dichiarazioni anche di esponenti del mio partito che sono completamente schiacciati sul governo Draghi e parlano del governo Draghi come se fosse il governo che coincide totalmente con il Partito Democratico. È evidente che dire queste cose è poco rispettoso sia verso i militanti del Pd, che hanno diritto alla verità, ma lo è perfino nei confronti di Draghi che, sa benissimo di aver formato un governo in una fase eccezionale composto da forze politiche diverse e fra di loro alternative e che naturalmente ognuna di queste forze politiche non può coincidere in toto con l’azione del governo”.

A dirlo Nicola Oddati, coordinatore delle agorà del Partito Democratico, intervenuto alla Festa dell’Unità di Ruoti, in provincia di Potenza.

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“Naturalmente- ha aggiunto- è proprio la forza dell’appello che fece all’epoca il presidente Mattarella e della personalità di Draghi che consentirono di dare vita ad un governo così largo in una fase così drammatica della vita del paese, ma è evidente che il nostro governo non potrà che essere il governo che uscirà dal prossimo voto se e quando vinceremo noi. Quando cioè insieme con il centrosinistra e l’alleanza con i 5stelle batteremo le destre e daremo vita ad un governo politico che sarà frutto di un lavoro, di un’intesa, di un programma condiviso e che poi cercheremo di applicare per il bene del Paese. E ora si tratta di lavorare sulla nostra identità.Il nostro segretario ha impostato con grande coerenza e forza la battaglia sui diritti e bisogna proseguire, ma non dimenticando che bisogna battersi allo stesso modo e senza timori per mettere mano ai tre grandi divari, alle tre grandi ingiustizie italiane: il divario di genere, il divario territoriale tra Nord e Sud del paese e il divario generazionale. Un grande partito popolare di prossimità che si batte per i diritti e per il lavoro”.

“Noi abbiamo lavorato per inserire queste cose nel piano nazionale di ripartenza e resilienza. E dobbiamo essere conseguenti e coerenti. Infine- ha concluso Oddati- il processo delle Agorà democratiche deve essere un processo vero, reale. Io utilizzo queste tre parole: coraggio, generosità e potere. Il coraggio di avviare una grande sperimentazione e di sperimentazione e democrazia partecipata. La generosità è quella della messa a disposizione del proprio patrimonio e dell’apertura al contributo di tanti. E poi dobbiamo fare in modo che da queste agorà derivino proposte vere, forti, capaci di rafforzare le nostre identità e di essere accolte dal Pd. Le agorà dovranno avere il potere di cambiarci e migliorarci”.

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