La critica di Astorre (Pd): "Ogni voto dato a Calenda è un voto alla destra"
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La critica di Astorre (Pd): "Ogni voto dato a Calenda è un voto alla destra"

Il segretario del Pd del Lazio: "L'alleanza tra Pd e M5s vada avanti a livello nazionale e si fortificherà a livello territoriale"

Bruno Astorre, Pd
Bruno Astorre, Pd
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15 Giugno 2021 - 14.58


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Comincia il gioco di scacchi a Roma per la corsa al Campidoglio: si consiglia sia per chi votare che per chi non votare.

Dal Pd arriva un diktat ai cittadini per evitare di finire in mano alla destra, rappresentata da Michetti.
”Gualtieri andrà al ballottaggio e chiederemo i voti a tutti i cittadini che non vogliono dare Roma a Salvini e Meloni, sono loro che consentiranno a Gualtieri di diventare quell’ottimo sindaco che sono sicuro sarà. Sull’apparentamento deciderà Gualtieri dopo il primo turno ma penso sia una cosa giusta chiedere i voti alla città”.

Lo afferma il segretario del Pd Lazio Bruno Astorre in vista delle elezioni per la sfida al Campidoglio.

”E’ chiaro che ogni voto dato a Calenda è un voto dato alla destra – aggiunge – Non mi nascondo che può essere considerato uno capace e simpatico ma ogni voto dato a lui è un voto alla destra”.

Astorre, però, è convinto che ”l’alleanza tra Pd e M5s vada avanti a livello nazionale e si fortificherà a livello territoriale. Penso ad una alleanza larga da Leu ai movimenti di centro. Di questo campo largo la regione Lazio è un laboratorio perfetto, il modello Regione Lazio è esportabile a livello nazionale”.

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