Salvini vuole rivedere la legge sui pentiti. Ma così si fa un favore ai patti politica-mafia
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Salvini vuole rivedere la legge sui pentiti. Ma così si fa un favore ai patti politica-mafia

Il capo della Lega cavalca lo sconcerto per la liberazione di Giovanni Brusca dopo 25 anni. Ma dimentica che grazie a quelle norme si è scoperchiata la pentola e si è andati oltre ai 'picciotti'

Matteo Salvini
Matteo Salvini
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6 Giugno 2021 - 14.50


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La solita proposta che mostra una faccia della medaglia ma non il resto.
Ovviamente la scarcerazione di Giovanni Brusca è stata un pugno allo stomaco per tutti, anche se è avvenuta dopo 25 anni dalla sua cattura.
Troppi i crimini che ha commesso.
Ma c’è un altro aspetto: la legge sui pentiti ha consentito allo Stato di fare un balzo in avanti a scoperchiare i rapporti tra mafia e politica e tra mafia e mondo degli affari.
Che è esattamente quello che molti non vogliono più.

E cosa ha detto Salvini? “Nel 2021 non c’è la mafia e la ‘ndrangheta del 1992, questa è una legge figlia degli anni di piombo, degli anni Ottanta e dei primi anni Novanta e in quegli anni poteva andar bene.

Oggi la mafia, la camorra e la ‘ndrangheta le combatti confiscando.

Secondo me è ora di rivedere questa legge, dopo 30 anni la mafia è cambiata, l’Italia è cambiata, i soldi girano in maniera diversa, bisogna inseguire questi infami Paese per Paese, banca per banca, attività commerciale per attività commerciale, perché questi stanno comprando in questo momento negozi, locali, bar tabaccherie, ristoranti, alberghi, lì vanno stanati”. 

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Lo ha affermato l segretario della Lega, Matteo Salvini, ospite di Lucia Annunziata a ‘In mezz’ora in più’ su Raitre, tornando sulle polemiche legate alla liberazione di Giovanni Brusca.

“Se ti vuoi pentire -ha aggiunto il leader del Carroccio- avrò un occhio di riguardo per te, però se hai ucciso non 3-4 persone ma trecento persone tu non esci di galera. Se vuoi pentirti magari ti do una cella più confortevole, ma tu di galera non esci”.

Discorso demagogico che, come al solito fa vedere la parte evidente ma mette al sicuro la gran parte dei colletti bianchi e quella parte della politica organica alle mafie.

Ad esempio l’inchiesta sul patto tra stato e mafia non sarebbe nemmeno cominciata. O tanti parlamentari o amministratori legati mani e piedi ai clan o alle cosche starebbero ancora a dare ordini. 

 

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