Letta insiste: "La tassa di successione come è pensata oggi è un regalo che il nostro Paese fa ai ricchi"

Il segretario del Pd: “In Italia non deve essere uno scandalo reintrodurre una tassa di successione sui patrimoni plurimilionari. Riguarda l’1% della popolazione e mi sono stupito nel vedere l’altro 99% scandalizzarsi”.

Enrico Letta
Enrico Letta
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

1 Giugno 2021 - 07.42


ATF AMP

Il segretario del Pd, Enrico Letta, ospite di Rtl 102.5 è tornato sull’argomento “tassa di successione” che nei giorni scorsi era stato oscurato dalla retorica della destra e dei ‘liberisti’.
“In Italia la tassa di successione ha un gettito minimale, è un regalo che si fa ai ricchi del nostro Paese. Non c’è nessun sudore a ereditare patrimoni milionari, uno dei capisaldi dello Stato liberale è partire dallo stesso punto”.
“In Italia non deve essere uno scandalo reintrodurre una tassa di successione sui patrimoni plurimilionari – ha aggiunto -. Riguarda l’1% della popolazione e mi sono stupito nel vedere l’altro 99% scandalizzarsi”.
Riguardo al blocco dei licenziamenti, “il confronto si fa, si farà, con la Lega e con gli altri partiti di maggioranza, su come far sì che i lavoratori italiani vivano la ripartenza della nostra economia in una situazione nella quale sono stati protetti dal blocco dei licenziamenti. Un blocco che ha protetto una parte dei lavoratori, ma tantissimi altri hanno perso il loro posto di lavoro nonostante queste norme, per un mercato ormai troppo precario. L’apertura di Salvini si riferisce al blocco dei licenziamenti che noi volevamo prorogare, nel confronto interno al governo abbiamo chiesto di prorogarlo, soprattutto per i settori più colpiti – ha spiegato Letta -. Su questo Salvini ci ha lasciato soli e ora interviene, per questo c’è scetticismo, noi siamo per la linearità”.

Top Right AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version