Salvini: "Il vero ostacolo alle riforme non siamo noi ma Pd e M5s"

Il capo leghista: "Vorrei che fosse chiaro che la Lega non ha alcuna intenzione di creare dei problemi a questo governo. I problemi vengono semmai da chi mi attacca un giorno sì e l'altro pure"

Matteo Salvini
Matteo Salvini
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16 Maggio 2021 - 09.12


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Ancora parole aggressive del leader della Lega in crollo nei sondaggi e che è ormai tallonato dal Pd nonostante le ‘scissioni’ di Italia Viva di Renzi e Azione di Calenda.
Il vero ostacolo alle riforme, soprattutto le due più urgenti, la giustizia e il fisco, non siamo noi.
Se la ministra Cartabia venisse a portare in Parlamento una buona riforma della giustizia, i problemi non verrebbero dalla Lega, ma dal Pd e dal M5S”.
Lo ha affermato il segretario della Lega Matteo Salvini, secondo il quale il segretario del Pd Enrico Letta “evidentemente è ossessionato da Salvini. Continua a parlare di me ogni santo giorno”.
Quanto al referendum sulla giustizia promosso insieme ai radicali, “non vogliamo fare un dispetto a Draghi”, ha affermato Salvini in un colloquio con la Stampa.
“Semplicemente, su questo tema c’è un’oggettiva convergenza con i radicali, che su mille altri argomenti la pensano all`opposto da noi. Se la riforma riuscisse a farla il Parlamento, tanto meglio. Ma non credo che sarà facile. Vorrei che fosse chiaro che la Lega non ha alcuna intenzione di creare dei problemi a questo governo. I problemi vengono semmai da chi mi attacca un giorno sì e l’altro pure”.
C’è poi il capitolo Quirinale. Conferma che come nuovo inquilino ci vedrebbe bene Draghi? “La Lega lo voterebbe con entusiasmo. Non credo che succederebbe lo stesso con il Pd, che di candidati al Colle ne ha fin troppi, almeno una decina, e di fronte a Draghi sarebbe in imbarazzo”.
Quanto al fatto che, salendo al Colle, Draghi dovrebbe lasciare Palazzo Chigi anticipatamente rispetto alla fine della legislatura, “questo – ha affermato Salvini – dovrebbe deciderlo lui. Io mi sono limitato a dire che noi lo voteremmo subito. Non mi permetterei mai di dire a Draghi cosa deve o non deve fare. E comunque mi sembra che ci sia ancora tempo”.

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