Una data che deve essere fissata nella memoria per ricordare bene quale sia stato l’orrore fascista, da cui fortunatamente ci siamo liberati (a parte qualche nostalgico di oggi).
Pierluigi Bersani ricorda su Facebook un episodio che dà un grande valore alla Liberazione.
“Un mese prima del 25aprile del ’45 sette partigiani, quasi tutti sui vent’anni, vengono portati dal carcere di Monza a Pessano per essere fucilati. Il cappellano di Monza, che li confortò, ci ha lasciato un ricordo. Avviandosi al patibolo, uno di quei giovani è preso da una disperata crisi di pianto. Il suo compagno, altrettanto giovane, gli dice “Ma che cosa piangi? Non moriamo mica per niente, moriamo per qualcosa”. Decidere se quel giovane sia morto per niente o per qualcosa tocca anche a noi. Il senso del 25 aprile è tutto qui. Strade di liberazione”.