L'attacco di De Luca: "Alcuni dei criteri del Cts sulle zone rosse sono demenziali"
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L'attacco di De Luca: "Alcuni dei criteri del Cts sulle zone rosse sono demenziali"

Il governatore della Campania: "Le terapie intensive sono vuote, l'indice Rt è una demenzialità. Siamo in zona rossa e la gente fa bene ad arrabbiarsi"

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9 Aprile 2021 - 15.15


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Il suo linguaggio colorito non è una novità: Vincenzo De Luca spinge inconsciamente per riaprire tutto in Campania, tuttora in zona rossa.

Il presidente della Regione Campania ha criticato alcuni criteri di misurazione del contagio: “Alcuni dei criteri del Cts sono demenziali. I due elementi che misurano la gravità del contagio sono l’occupazione delle terapie intensive e il numero di persone decedute per Covid. Rispetto a questi due parametri – ha sottolineato – la Campania è all’avanguardia in Italia, tuttavia c’è il parametro dell’Rt, una demenzialità pura. La nostra occupazione delle terapie intensive è al 26%, ma ci diranno che siamo in zona rossa. È a causa della demenzialità dei criteri”.

“La gente fa bene ad arrabbiarsi, anche se fa male a usare la violenza”, ha detto ancora riferendosi alle proteste di chi, ancora per questa settimana, sarà in zona rossa.

“Le persone girano indisturbate per strada, ma chiudono barbieri, negozi e ristoranti. Così è chiaro che la gente si continua a innervosire. Se si chiude, si chiude tutto, se ci sono i controlli, valgono per tutti. È chiaro che la gente si indigna. Voglio esprimere solidarietà – ha concluso – a quelli che vivono sentimenti di rabbia e di rivolta, ma non di violenza, di fronte a disparità e anomalie”.

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