Fassino ottimistta: "Campo largo da Renzi e Calenda fino a M5s e Leu"

L'ex segretario dei Ds e ora deputato del Pd: "Riorganizzare un campo progressista più largo di quello attuale e non considerandolo un recinto chiuso"

Piero Fassino a Un giorno da pecora, su Rai Radio1
Piero Fassino a Un giorno da pecora, su Rai Radio1
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6 Aprile 2021 - 15.59


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Come chiamarlo? Un sogno? Un auspicio?

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Si riuscirà a tenere insieme un campo che vada da Calenda e Renzi da un lato fino a M5s e Leu dall’altro?

“Il Pd che abbiamo immaginato non c’è ancora, bisogna continuare a lavorare per farlo. Scioglierlo? No, sono contrario a scioglierlo, non è così che si risolvono i problemi, oggi il Pd è l’unico punto di riferimento per la solidità del sistema italiano”.
Lo ha detto Piero Fassino a Un giorno da pecora, su Rai Radio1.

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“Se alle prossime elezioni vogliamo vincere abbiamo bisogno di riorganizzare un campo progressista più largo di quello attuale.
Partendo dall’alleanza avuta in questi mesi, coi 5S e LeU, ma non considerandolo un recinto chiuso, questo deve esser un punto di partenza”, ha spiegato.

Aprendo anche a Carlo Calenda e Matteo Renzi? ”Anche loro due. Entrambi nascono dentro al Pd anche se ora non ci sono più, ma noi li consideriamo sempre nel campo progressista. Tanto è vero che stamattina Letta ha incontrato Renzi”, ha concluso Fassino.

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