Salvini europeista? La Lega pronta ad allearsi con i nemici della Ue di Ungheria e Polonia

Il travestimento è durato poco: i leghisti vogliono fare un gruppo che metta insieme Marine Le Pen, Orban e i trazionalisti polacchi. Il Ppe per ora no, magari al prossimo travestimento

Salvini
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9 Marzo 2021 - 18.09


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Il travestimento da europeista è durato poco. Perché alla fine il richiamo della foresta è quello che è e quindi bene allearsi con i nemici dell’Europa e dei diritti civili e non solo.
La Lega cambierà presto gruppo in Ue. Ma nessun ingresso nei popolari, anzi: “Stiamo lavorando per un nuovo gruppo, inclusivo, con movimenti che sono al governo in altri paesi, con i polacchi e gli ungheresi”. 
Matteo Salvini si regala per il compleanno, per i 48 anni appena festeggiati, un nuovo gruppo europeo, spiegando che i 27 europarlamentari della Lega lasceranno Identità e democrazia, dove per ora siedono con Marine Le Pen e i tedeschi di Afd. Una novità che – se confermata – potrebbe cambiare gli assetti europei.
L’uscita di Salvini al di là di quanto sia già rivelatrice di un progetto avviato, viene anche vista in altro modo. Non è nemmeno detto che sia l’annuncio di una rottura con Le Pen, sottolineano fonti europee.
Tanto più che per la creazione di un nuovo gruppo ci sono regole ben precise e i membri (minimo 23) devono essere, almeno, provenienti da sette paesi diversi. Piuttosto – sottolineano le stesse fonti – siamo di fronte a un possibile nuovo gruppo che punti a mettere insieme il Rassemblement National della storica alleata della Lega, Marine Le Pen e Fidesz di Orban, per ora senza casa in Europa. 
Qualcuno ricorda che con Orban, negli scorsi anni, c’era in ballo un vecchio progetto di collaborazione europea con Fidesz, rimasto allo stato embrionale, che ora potrebbe prendere piede. (segue)
Fonti leghiste aggiungono che tra Salvini e Marine Le Pen i rapporti sono (e rimarranno) ottimi. Al di là degli auguri di compleanno che la leader francese ha pubblicamente fatto a Salvini via twitter, “i due si sono scambiati in queste ore sms molto affettuosi”. Nessuna rottura quindi, perché “nessuna polemica e nessuna fantasia giornalistica potranno mai mettere in dubbio un solido rapporto di amicizia e collaborazione”.
Neanche lo stesso Salvini pare aver tagliato del tutto i ponti con i popolari, tanto è vero che nel suo intervento su Facebook non ha mancato di spiegare che l’approdo nel Ppe resta escluso: “Almeno per ora – ha detto – non è all’ordine del giorno”. 
Una sorta di rivendicazione delle mani libere in Europa, che gli consente di restare in linea con la parte più ‘europeista’ della Lega, oggi legata a filo doppio al governo di Mario Draghi, che della Ue è primo azionista in Italia.

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