Fratelli d'Italia non conosce l'abc della Costituzione: "Da noi governi abusivi non legittimati dai cittadini"

La bizzarra opinione Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi che dimostra di ignorare cosa sia la democrazia parlamentare. E dice bestialità costituzionali

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni
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12 Febbraio 2021 - 10.36


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Per essere un partito i sui militanti o dirigenti ancora commemorano Mussolini, cantano Faccetta Nera e organizzano cene per ricordare la marcia su Roma non c’è male.
Per essere un partito che quando c’è il giorno del ricordo per le vittime della Shoah non ha dirigenti di primo piano che abbiano il coraggio di denunciare apertamente i crimini del fascismo e di Mussolini non c’è male.
Se poi aggiungiamo l’amore politico per un liberticida come Orban e la scelta di non aver duramente attaccato il mezzo golpista Trump il cerchio si chiude.
E la domanda è: come possono essere politicamente credibili?
Così una intervista di Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi suona abbastanza bizzarra nella quale dimostra di di ignorare l’abc della Costituzione e quelle che sono le regole della democrazia parlamentare.
‘Non sosterremo il governo Draghi, per ragioni di metodo e di merito. In tutte le democrazie avanzate, tranne che in Italia, i capi di governo vengono scelti, direttamente o indirettamente, dai cittadini. In nessuna democrazia occidentale è mai capitato quello che è successo in Italia dal 1995, dal governo Dini a Monti a Conte e, ora, a Draghi. Non c’è più traccia dell’antico principio della legittimazione popolare, le elezioni vengono superate dalle designazioni elitarie, quasi sempre orientale a garantire che il Pd stia al potere o che possa andarci in prospettiva ribaltando le previsioni. E poi forze politiche che hanno idee così diverse, il merito appunto, difficilmente potranno trovare soluzioni comuni sulle principali criticità di cui soffre l’Italia”. 
”Abbiamo anche proposto a Draghi di restare in carica per il Recovery Plan e il piano vaccinazioni e poi condurre l’Italia a elezioni anticipate, come fece Ciampi nel ’93, che interpretò al meglio quel suo ruolo di garanzia e portò al voto l’Italia con la nuova legge elettorale. Gli altri sono stati tutti governi ‘abusivi’ non legittimati dai cittadini, come democrazia impone”, “abbiamo fatto ogni sforzo per tenere, ancora una volta, il centrodestra unito, abbiamo offerto di rinunciare al voto contrario se tutti insieme ci fossimo  astenuti . Se non cambierà nulla conosceremo un’altra fase di separazione consensuale, ma sarà temporanea e circoscritta al quadro nazionale, governiamo insieme in 15 regioni e dovremo dialogare su tanti argomenti, iniziando dall’elezione del successore di Mattarella”.  
E sul centrodestra unito per le amministrative puntualizza: ”Cerchiamo ovunque i candidati migliori, li stiamo selezionando da mesi tra i profili più prestigiosi e le persone maggiormente apprezzate e competenti, nella speranza che ci facciano votare, viste le dichiarazioni del capo dello Stato. Ricordo comunque che è la sinistra a detenere il titolo a Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli e quindi a loro compete la prima mossa. Il centrodestra è comunque pronto”.

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