Salvini ci prova: "Abbiamo illustrato a Draghi il nostro progetto di pace fiscale"

Nemmeno davanti alla più grave emergenza sanitaria d'Italia Salvini mette da parte i suoi sogni di pace fiscale

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9 Febbraio 2021 - 17.19


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È più forte di lui: per Matteo Salvini proteggere gli evasori fiscali è una missione di vita, più che politica. E nemmeno davanti alla più grave emergenza sanitaria d’Italia mette da parte i suoi sogni di pace fiscale: “Abbiamo vissuto un anno drammaticamente eccezionale, e a situazioni eccezionali corrispondono risposte eccezionali. Abbiamo presentato la nostra idea di pace fiscale, che avevamo approvato quando eravamo al Governo pre-Covid: se Draghi andrà a palazzo Chigi troverà 50 milioni di cartelle esattoriali da qui al 28 febbraio, la nostra proposta è ripetere questa pace fiscale” ha dichiarato il leader della Lega dopo le consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi,  aggiungendo che “chiedendo il pagamento di un importo limitato di queste 50 milioni di cartelle si ha un doppio vantaggio: lo Stato incassa decine di miliardi di euro e milioni di contribuenti e famiglie tornano a respirare”. 
“Per quello che riguarda il resto del tema tasse usciamo sollevati da questo incontro. L’impegno da noi avanzato e dal professore condiviso è nessuna nuova tassa, nessuna patrimoniale, nessuna tassazione dei risparmi. Anzi, un tavolo di lavoro per la riduzione del carico fiscale” ha continuato Salvini. 

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