Un gruppo di ex An scrive a Meloni: "Non appoggiare Draghi è un suicidio politico"

Ex dirigenti di Alleanza Nazionale firmano un appello: "Un atteggiamento che mal s'attaglierebbe a chi dice di avere il patriottismo nel proprio Dna politico-culturale". Ma sarà proprio così?

Giorgia Meloni e Viktor Orban
Giorgia Meloni e Viktor Orban
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6 Febbraio 2021 - 17.00


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Per loro è un suicidio ma sarà davvero così? Perché se Salvini pur di poter dire la sua sui soldi del Recovery si travestirà da europeista, per l’ex missina di apriranno le praterie sovranista molto più che adesso.
Per cui, se ragioniamo con i parametri dell’estrema destra xenofoba, chi ci guadagna o chi ci rimette tra Meloni e Salvini?
Eppure in quell’aera politico molti pensano che sia un errore restare all’opposizione in questa fase.
“Ventisette anni fa nasceva la Destra di governo. Ventisette anni dopo sarebbe irragionevole assistere alla regressione di quella svolta storica astenendosi o addirittura negando la fiducia al costituendo governo guidato da Mario Draghi. Tanto più ove si consideri che allo stesso è affidata l’imponente missione di ricostruire una nazione funestata dalla pandemia e dalla crisi economica”.
 E’ quanto si legge in una sorta di lettera-appello a Giorgia Meloni firmata da 24 ex An.
“Non dimentichiamoci – scrivono – che l’utilizzo delle ingenti risorse europee che saranno disponibili a breve richiederanno un forte processo di riforme e di innovazione. Da cui la destra non può escludersi, affinché tutto avvenga finalmente fuori dalle logiche clientelari che hanno caratterizzato il precedente esecutivo. In questo senso, il tentativo affidato a Draghi è autenticamente patriottico: chiunque vi parteciperà, contribuendo al suo successo, avrà dato prova concreta di riuscire ad anteporre la nazione alla fazione. Al contrario, ostinarsi a invocare elezioni anticipate in un contesto come quello appena tratteggiato rischia di apparire come una fuga dalle responsabilità”.
“Un atteggiamento che mal s’attaglierebbe -avvertono- a chi dice di avere il patriottismo nel proprio Dna politico-culturale. Per questo ci ostiniamo a ritenere non ancora definitivo l’annunciato ‘no’ o la ventilata astensione di Fratelli d’Italia al governo Draghi. Ritirarsi sotto la tenda e da lì abbaiare alla luna equivarrebbe ad un suicidio culturale, morale e politico. Un atteggiamento che gli italiani di oggi non capirebbero e che quelli di domani non mancherebbero di condannare”. 
Ecco l’elenco dei 24 ex parlamentari ed esponenti An: Viviana Beccalossi, Giorgio Bornacin, Fabio Chiosi, Antonio Cilento, Massimo Corsaro, Giovanni Collino, Nicola Cristaldi, Andrea Fluttero, Mario Landolfi, Gennaro Malgeri, Lucio Marengo, Matteo Masiello, Giuseppe Menardi, Leo Merola, Riccardo Migliori, Giovanni Miozzi, Silvano Moffa, Sabino Morano, Franco Nappi, Rosario Polizzi, Cosimo Proietti, Daniele Toto, Vincenzo Zaccheo, Marco Zacchera”.

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