Se non fosse già abbastanza chiaro ai più, Sergio Mattarella ci ha tenuto a renderlo cristallino: non è nei suoi piani un secondo mandato al Quirinale. E Mattarella lo ha ribadito citando un messaggio alle Camere di un suo illustre predecessore, Antonio Segni, del 1963, di cui oggi si celebrano i 130 anni dalla nascita. Segni suggeriva di mettere mano alla Costituzione e di modificare il comma 2 dell’articolo 88, quello che sancisce il cosiddetto ‘semestre bianco’, gli ultimi sei mesi del mandato di un Presidente della Repubblica durante i quali alla più alta carica dello stato è tolto il potere più importante che ha, ossia quello di sciogliere le Camere.
Mattarella, nel suo discorso, ha ricordato come Segni riteneva che questa disposizione alteri il difficile e delicato equilibrio tra poteri dello Stato e può far scattare la sospensione del potere di scioglimento delle Camere in un momento politico tale da determinare gravi effetti'”.
Il messaggio di Mattarella è chiaramente rivolto alle forze politiche in campo, proprio nel giorno in cui scade il mandato esplorativo concesso a Roberto Fico e in cui bisogna, necessariamente, indicare i nomi per un nuovo governo. Il Presidente della Repubblica vuole che sia un governo forte, specie perché da giugno non avrà più possibilità di intervenire per eventuali crisi.
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