Meloni: un ipocrita ricordo della Shoah senza nominare nazismo e fascismo

Nella dichiarazione in occasione della Giornata della Memoria la nostra estremista di destra evitare di denunciare le responsabilità criminali di Hitler e Mussolini

Giorgia Meloni
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27 Gennaio 2021 - 09.33


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Si possono onorare le vittime della Shoah mentre si intitolano strade e piazze a Giorgio Almirante, ossia un fascista che ebbe un ruolo non marginare nel diffondere  il razzismo e l’antisemitismo che sfociò nelle tristemente note leggi razziali che provocarono discriminazioni e furono la premessa, successivamente, per lo sterminio degli ebrei italiani?
So può, se si è sinceri, ricordare le vittime dell’Olocausto senza mai nominare gli assassini e i loro complici, ossia Hitler e Mussolini, i criminali dittatori fascisti e nazisti?
No, non si può. Perché onorare i morti omettendo di ricordare chi, perché e come quelle persone sono state uccise è ipocrisia politica.
Ma la nostra estremista di destra che ama dire che quando lei è nata il fascismo non c’era più non ha questo coraggio. Del resto lei e il suo partito sono in prima fila nel contrastare le norme anti-fasciste, Fratelli d’Italia è pieno di dirigenti o iscritti che onorano la Marcia su Roma, si fanno le foto mentre fanno i saluti fascisti, cantano Faccetta nera, onorano i morti fascisti delle brigate nere e disonorano la Resistenza e i partigiani che hanno restituito all’Italia la libertà persa con la dittatura.
Per questo le parole di Giorgia Meloni sono opache e la sua condanna dell’antisemitismo non credibile. Così ha scritto: “Ricordare per onorare. Ricordare per contrastare l’antisemitismo in ogni sua forma, affinché gli orrori del passato non tornino mai più. Nel Giorno della Memoria un pensiero commosso a tutte le vittime della Shoah e a chi ancora oggi porta nell’anima i segni indelebili di quelle atrocità. Tra loro tanti italiani uccisi lontano da casa e dai loro affetti più cari. E un ricordo dovuto ai giusti tra le Nazioni: uomini e donne coraggiosi che hanno rischiato la loro vita per salvarne altre dalla ferocia della persecuzione”. 
A dimostrazione della strumentalità della dichiarazione di Giorgia Meloni c’è da ricordare c he in occasione delle ricordi dei caduti delle foibe la nostra estremista di destra non ha mai mancato di ricordare il ruolo dei ‘comunisti’ di attaccare il maresciallo Tito e dei suoi partigiani ‘massacratori’.
Ma per lOlocausto i nomi di HItler e Mussolini non possono essere fatti, né si può parlare dei massacratori nazisti e fascisti.

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