Delrio: "Il Pd sale al Colle compatto e con una posizione netta ..."

"Il presidente Conte -aggiunge il presidente dei deputati dem- è assolutamente un punto di equilibrio insostituibile per questa coalizione"

Conte e Delrio
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26 Gennaio 2021 - 09.46


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Il Partito democratico va al Qirinale compatto e con una proposta chiara. Prima di tutto viene l’interesse del Paese” e “bisogna fare presto e bene”. Lo dice il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, al Tg2. “Il presidente Conte -aggiunge il presidente dei deputati dem- è assolutamente un punto di equilibrio insostituibile per questa coalizione. Noi miriamo ad allargare la maggioranza perché le sfide che attendono il Paese meritano un governo solido, robusto che arrivi fino a fine legislatura. Gli italiani non hanno voluto una crisi al buoi, non vorranno neanche le elezioni”. Veti su Matteo Renzi? “Iv ha chiuso la porta a questo governo e aperto la crisi non tenendo presente i bisogni reale del Paese. Devono avvenire fatti che permettano un loro eventuale reingresso”.

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La proposta del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini per uscire dalla crisi è un “nuovo patto politico di legislatura”, anche con Italia Viva. Ossia un Conte ter sostenuto da tutte le forze della vacchia maggioranza e allargato anche a costruttori e centristi: “Adesso intorno a Conte, figura imprescindibile di equilibrio tra le forze che fin qui hanno sostenuto il governo si metta in moto la costruzione di una maggioranza politica e parlamentare che comprenda tutte le forze che si richiamano a un chiaro orizzonte europeista”. Fermo restando che “Italia Viva ha la responsabilità di aver causato una crisi inspiegabile di cui sfuggono ai più le ragioni politiche”.
“Quanto al Pd – aggiunge Guerini – ha dimostrato e continua a dimostrare responsabilità in questa situazione. Nessuno ha voluto sostituire Italia Viva che si è chiamata fuori, inspiegabilmente, da sola. Quanto alla relazione sulla giustizia, il Pd ha alacremente lavorato ad una posizione che si aprisse anche ad istanze che si erano manifestate in questi giorni. Non è andata così. Ora siamo in un altro scenario, di una crisi dai contorni incerti che può essere risolta solo con un appello, intorno alla figura di Conte, rivolto a tutte le forze che si riconoscono nell’orizzonte e nella vocazione europeista. Per affrontare la realtà di un Paese che soffre le conseguenze sociali ed economiche della pandemia. Di una sfida col virus ancora da vincere. Di una campagna di vaccinazioni mai vista nella storia. Di un quadro di risorse europee imponente che devono essere spese bene”. “Stiamo vivendo una crisi di governo inspiegabile agli occhi degli italiani ed incomprensibile anche vista dall’Europa – prosegue Guerini – Non possiamo sprecare questa occasione decisiva per il Paese nel momento in cui otteniamo dall’Europa, anche per l’efficace lavoro svolto da Conte e tutto il governo, un quadro di risorse straordinario da impiegare sulla transizione ambientale e digitale, sul lavoro, sulla sanità, sulla formazione. Non possiamo permetterci di fallire. Le colpe, se proprio vogliamo attribuirle, sono chiare. L’apertura di questa crisi è stata, per chi ne porta la responsabilità, una scelta profondamente sbagliata. Credo non ci siano dubbi, soprattutto nella coscienza e nel giudizio degli italiani. Ma questo è il tempo della responsabilità e della generosità. È tempo di ‘costruttori’ come ci ha richiamato il Presidente della Repubblica. E allora si abbia il coraggio di uno scatto per affrontare la questione che si è aperta, che interpella tutte le forze, Italia Viva inclusa, che condividendo la prospettiva europeista saranno disponibili a misurarsi con questa sfida”.
“Se davvero non ci sono pregiudiziali – conclude il ministro della Difesa – come più volte ribadito da Iv, intorno a Conte, figura imprescindibile di equilibrio tra le forze che fin qui hanno sostenuto il governo, si metta in moto la costruzione di una maggioranza politica e parlamentare, che potrebbe persino essere più forte perché allargata anche a figure e forze che si richiamano a un chiaro orizzonte europeista che prima ne erano escluse, con un nuovo patto politico di legislatura. In tempi brevissimi. E tutti dimostrino, con fatti concludenti più che con le parole, di voler davvero impegnarsi”.

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