Le 'radici cristiane' della destra: più vaccini alle regioni più ricche
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Le 'radici cristiane' della destra: più vaccini alle regioni più ricche

La nuova assessora al welfare della Lombardia Letizia Moratti in una lettera al commissario Arcuri, Una proposta incredibile e inaccettabile

Letizia Moratti
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19 Gennaio 2021 - 08.26


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L’egoismo di alcuni politici del Nord è imbarazzante in pandemia. La Lombardia a guida leghista resta anti-meridionale e se ne infischia della Costituzione che non fa distinzioni tra ricchi e poveri.

I quattro parametri che il vice presidente e neo assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti avrebbe chiesto di tenere in considerazione, con una lettera al commissario Arcuri, per la ripartizione dei vaccini anti-Covid sarebbero: contributo che le Regioni danno al Pil, mobilità, densità abitativa e zone più colpite dal virus.

E’ quanto filtra dalla riunione di Moratti con i capigruppo, secondo fonti di maggioranza e opposizione.

“La vicepresidente Moratti sulla distribuzione dei vaccini ha chiesto una serie di integrazioni che mi sembrano estremamente coerenti e logiche e ascolteremo cosa ne pensa Arcuri”, ha spiegato il presidente della Regione Attilio Fontana in conferenza stampa. “Questo merita una discussione immediata in Consiglio: i criteri elencati al momento ci sembrano discutibili se non discriminatori”, ha subito commentato il capogruppo M5S al Pirellone, Massimo De Rosa.

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Totalmente diverso, invece, il tono del commento del ministro della Salute, Roberto Speranza: “Tutti hanno diritto al vaccino indipendentemente dalla ricchezza del territorio in cui vivono. In Italia la salute è un bene pubblico fondamentale garantito dalla Costituzione. Non un privilegio di chi ha di più”, ha scritto su Twitter il ministro.

 

 

 

 

 

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