Durante i periodi di crisi dei suoi esecutivi, in particolare nel Conte uno e nel Conte-bis, il presidente uscente Donald Trump aveva sempre avuto parole di sostegno e di elogio per “Giuseppi”.
Nelle sue dichiarazioni, Trump si augurava che Conte rimanesse a lungo Presidente del Consiglio.
Dal canto suo, l’atteggiamento di Giuseppe Conte è sempre stato accondiscendente verso il tycoon e dopo l’assalto a Capitol Hill di ieri sera, il premier si è dimostrato ancora una volta forse un po’ troppo diplomatico nel commentare gli avvenimenti.
Nel suo tweet di commento, il presidente del Consiglio non ha minimamente accennato alle cause degli eventi, ossia l’esplicita convocazione di una protesta fatta proprio dal presidente Usa uscente.
“Seguo con grande preoccupazione quanto sta accadendo a #Washington. La violenza è incompatibile con l’esercizio dei diritti politici e delle libertà democratiche. Confido nella solidità e nella forza delle Istituzioni degli Stati Uniti”.
La timida presa di posizione di Conte non è piaciuta al vice segretario del Pd Andrea Orlando, alleato di governo, che avrebbe usato parole più forti nella condanna degli incidenti di ieri.
“Io avrei detto di più. Credo li debba condannare duramente, tutto il governo lo deve fare. Bisogna essere chiari” sul fatto che “la violenza è inaccettabile e che è stata innescata da Trump”.
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