Calenda: "Mi sono candidato a Roma perché il Pd non ha nessun nome autorevole"
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Calenda: "Mi sono candidato a Roma perché il Pd non ha nessun nome autorevole"

Il leader di Azione: "Non sanno che fare coi M5s e infine sperano che io prima o poi me ne vada e sgomberi il campo, ma io qua sto. Se ne facciano una ragione". 

Carlo Calenda
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23 Dicembre 2020 - 10.36


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Carlo Calenda non sopporta più gli attacchi del Pd che lo accusa di voler “dividere” il centro-sinistra (non da ultimo l’attacco di Morassut), e sbotta: “Ma dividere che cosa che ci siamo solo io e Virginia Raggi…Il Pd chi ha in campo?”. 
“Io mi sono candiato perché non c’era nessun candidato autorevole del Pd” continua Calenda, “al momento non c’è ancora. Ma che devo dividere? Sto girando municipio per municipio con un lavoro serio sul territorio e ho incontrato piu di 150 associazioni. In questo momento non ho tirato fuori nessuna parte del programma perché aspetto la coalizione di cui ho fatto parte fino a che il Pd ha detto che bisognava aspettare se Virginia Raggi veniva condannata o no. E adesso ci sono le primarie il 28 febbraio? Ma il Pd è in grado di dire che saremo in condizione di poterle fare?”.
Secondo Calenda “il Pd sta dicendo contemporaneamente due cose: che forse bisogna spostare le elezioni a ottobre perché c’è un problema di Covid. E che però si possono fare le primarie, che sono delle elezioni meno controllate, il 28 febbraio”. Ma qualcuno ha interesse a rimandare le elezioni a Roma? “Certo – risponde Calenda – Perché il tema irrisolto per loro è in primo luogo che non hanno un candidato alternativo, in secondo luogo che non sanno che fare coi M5s e infine sperano che io prima o poi me ne vada e sgomberi il campo, ma io qua sto. Se ne facciano una ragione”. 

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