Con 65 mila morti Salvini cavalca la protesta di chi vuole riaprire i ristoranti
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Con 65 mila morti Salvini cavalca la protesta di chi vuole riaprire i ristoranti

A Roma, Firenze e altre città ristoratori in piazza contro le chiusure e la Lega rilancia: "Il governo blinda il Natale e ammazza l'economia locale"

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14 Dicembre 2020 - 20.51


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Un conto è sostenere la categoria visti i danni della pandemia. Un altro è teorizzare la riapertura di bar e ristoranti con i morti che hanno superato i 5 mila a settimana e mentre inoltri paesi – vedi Germania e Olanda – si sta discutendo come chiudere e non come riaprire.
Ma la linea di Salvini e della Lega è quella di cavalcare il malcontento delle corporazioni, anche quando queste continuano a reclamare la riapertura di bar e ristoranti, che notoriamente è un pericolo.
Responsabilità zero pur di cavalcare un po’ di malcontento.
“Solidarietà ai ristoratori che, a Firenze, protestano sotto il palazzo del governatore del Pd Giani per contestare il governo nazionale Pd-5Stelle. Mentre Conte e la sua maggioranza litigano su poltrone e rimpasti, la Lega e tutto il centrodestra pensano agli italiani e sono pronti a offrire soluzioni”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.
A Roma la Lega vuole la riapertura dei ristoranti
”Ristoratori rispettano regole, non vanno puniti. Il governo blinda il Natale e ammazza l’economia locale, massima solidarietà per la Fiepet-Confesercenti di Roma Lazio oggi in piazza con il presidente Claudio Pica e altri esponenti dell’associazione di categoria”.
Così il consigliere capitolino della Lega-Salvini premier Davide Bordoni.
”La Ristorazione è sicura di giorno così come di notte, la prosecuzione della differenziazione oraria per la regolamentazione dell’attività sta solo causando enormi danni al settore e senza che questa misura possa trovare un reale riscontro nel piano di contenimento della pandemia. Ristoratori e agriturismi pagheranno un prezzo altissimo in queste festività. Le responsabilità maggiori di questa situazione sono senza dubbio in capo al governo ma da anche da Raggi e Zingaretti viene a mancare quel minimo e doveroso sostegno verso chi ha subito un pesante danno a livello economico, riducendo il numero dei coperti nel rispetto delle regole sul distanziamento sociale e fermando l’attività costretti a non lavorare dopo le 18:00. Gli affitti vanno avanti, come il pagamento della Cosap e della Tari, in molti non hanno la possibilità neanche di accedere a finanziamenti a lungo termine”.
”Auspichiamo un ravvedimento urgente da parte del governo e non solo con le rassicurazioni, intanto faremo la nostra parte per portare in Assemblea Capitolina la voce dei ristoratori e di tutta la catena dei fornitori che un governo di incapaci ha ancora una volta penalizzato invece di premiare”.

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