Si prepara il piano vaccini: possibilità di requisire frigoriferi alle industrie e fiale tracciate su un portale
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Si prepara il piano vaccini: possibilità di requisire frigoriferi alle industrie e fiale tracciate su un portale

Sarà il ministro della Salute Speranza a presentarlo. Ecco tutte le anticipazioni

Vaccini anti-Covid
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29 Novembre 2020 - 11.21


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Il 3 dicembre è atteso l’annuncio ufficiale del ministro della Salute Roberto Speranza del piano nazionale vaccinale anti-Covid che viene approntato a Roma con il commissario Arcuri, sul quale si sta lavorando fino all’ultimo per rendere più efficace comunicazione e distribuzione.

E’ previsto, stando alle prime anticipazioni, un hub ogni 30mila abitanti presso medici di base e strutture sanitarie facilmente raggiungibili.

Dove ciò non bastasse, si ricorrerebbe a palestre, ospedali da campo, drive in.

Ad affiancare il personale sanitario Asl ci sarà l’esercito. Prevista la possibilità di requisire frigoriferi industriali e tracciamento di ogni fiala tramite portale.

Partenza? Ultima decade di gennaio 2021.

Il primo annuncio ufficiale – Ad anticipare alcuni punti del piano nazionale di distribuzione vaccini anti-Covid è stato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Dal 2021 – ha ribadito – avvieremo la campagna di vaccinazione. L’Italia ha sottoscritto due grandi accordi con Pfizer e Astrazeneca per ricevere subito le dosi e questi due grandi accordi ci permettono di essere tra i primi che avranno il vaccino”.

“Ci aiuterà l’esercito – ha anticipato Di Maio scandendo il cronoprogramma. – Prima saranno vaccinati i medici e gli operatori sanitari che stanno al fronte in questa guerra. “I tempi – ha infine assicurato Di Maio – saranno rispettati, abbiamo sottoscritto dei contratti. Il vaccino ci permetterà di tornare ad una nuova normalità”.

La logistica – Il piano, come riferisce La Repubblica, si muove su due direzioni: quella dedicata al vaccino Pfizer, che necessita di temperature intorno a -75°C, e quella per il vaccino Astrazeneca, che resiste a temperature più alte. Nel primo caso sarà direttamente Pfizer, su richiesta del commissario Arcuri, a gestire la logistica con le Regioni. E tanto è già stato avviato.

I primi passi di Liguria, Lazio e Campania – Così, tra i primi, il presidente della Liguria Giovanni Toti ha diffuso alcune informazioni, dopo l’incontro con i vertici italiani di Pfizer. “Attendiamo le autorizzazioni Ema e Aifa per la fine di gennaio, quando arriveranno le prime dosi di vaccino: per la Liguria – ha comunicato il governatore – abbiamo richiesto 57mila dosi, 27mila andranno al personale sanitario e 20mila alle Rsa tra personale e ospiti più altre situazioni rilevanti di fragilità. Attendiamo indicazioni dal governo su come attivarci per i vaccini che arriveranno da Moderna e Astrazeneca”.

“I vaccini Pfizer – è il quadro presentato da Toti – arriveranno direttamente dallo stabilimento belga, trasportati all’interno di contenitori che possono durare fino a 25 giorni, purché’ adeguatamente refrigerati con ghiaccio secco ogni 5 giorni. All’interno dei contenitori ci sono contenitori più piccoli che custodiscono 5 dosi di vaccino per fiala, con un numero minimo di 195 fiale, quindi 975 dosi. Ogni singola struttura di stoccaggio può decidere se aprire il contenitore e conservarlo nei propri refrigeratori alla temperatura indicata o se smaltirla in 25 giorni. Dal momento in cui esce, la dose deve essere somministrata entro 6-8 ore”.

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