Tra i grillini volano gli stracci, Casaleggio: “A scrivere le regole sono quelli che non le rispettano”

Dibattito nel Movimento 5 Stelle nei giorni degli Stati Generali: a far discutere possibili deroghe sul vincolo dei due mandati

Davide Casaleggio
Davide Casaleggio
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14 Novembre 2020 - 10.02


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Con un post su Facebook, Davide Casaleggio attacca “Leggendo il documento di guida della discussione del primo giorno, registro che molte decisioni sono già state date per acquisite e si chiedono solo i dettagli. Su altre, come la questione sul vincolo dei due mandati l’indicazione dai territori è stata chiara, ossia che rimanga intoccabile, ma al primo punto del documento guida si indica esplicitamente di dibattere su eventuali deroghe da adottare. Le persone che dibatteranno dei nostri valori dovrebbero in primis aver rispettato le regole che abbiamo oggi. Non vorrei che si arrivi al paradosso che a scrivere le regole siano anche coloro che per primi non le rispettano”.

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Il gestore della piattaforma Rousseau prosegue: “Valorizzare le competenze in ingresso e quelle acquisite nell’esperienza istituzionale dei portavoce, senza rinunciare al principio fondante del limite al doppio mandato”.
E’ il primo dei quesiti che i 305 delegati M5s saranno chiamati a risolvere al tavolo sulle “regole e principi” convocato nell’ambito della due giorni di lavoro degli Stati generali M5s di sabato e domenica.

Un documento di lavoro inviato ai partecipati il M5s informa infatti i delegati che “gli esiti delle assemblee regionali hanno confermato che il limite del doppio mandato va mantenuto, in quanto elemento distintivo e irrinunciabile del Movimento 5 Stelle “ma anche che “contemporaneamente, è emersa la necessità di capire come possano essere valorizzate le competenze acquisite dai portavoce nel corso dell’esperienza istituzionale”. Sul piatto ci sono varie soluzioni: come la possibilità di svolgere il ” terzo mandato per meriti speciali” o, tra gli altri, mantenere la regola del mandato “zero” per i consiglieri comunali o “consentire un terzo mandato consecutivo se uno dei due mandati precedenti ha avuto durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno”.

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