Gasparri accusa il governo di 'asinocrazia'. Detto da lui che se ne intende...
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Gasparri accusa il governo di 'asinocrazia'. Detto da lui che se ne intende...

Gasparri commenta così la polemica interna al Pd perché Andrea Marcucci, capogruppo dem al Senato, ha dichiarato che Conte dovrebbe riflettere sull'idoneità di alcuni ministri

Maurizio Gasparri
Maurizio Gasparri
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31 Ottobre 2020 - 10.58


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Nel corso di tutti questi anni in cui cambiavano i governi ma non i parlamentari, avvinghiati alle poltrone da tempo immemorabile, Maurizio Gaparri di prove di discutibile capacità ne ha date tante. A cominciare dalla sua poco brillante politica social, dove ha fatto dell’insulto libero e del bullismo la sua firma (memorabile quando disse a una ragazza di usare ‘meno droga e di fare più dieta’ perché avevo difeso il rapper Fedez, finito nel mirino del senatore).
Nonostante i suoi precedenti, Gasparri – è noto – si pensa intelligentissimo, e brillante esponente della politica. E quindi, riguardo la polemica interna al Pd perché Andrea Marcucci, capogruppo dem al Senato, ha dichiarato che Conte dovrebbe riflettere sull’idoneità di alcuni ministri, Gasparri ha dichiarato: “Vedo che il capogruppo Pd al Senato Marcucci viene lapidato dalla sinistra stessa a cui appartiene per il ‘reato’ di sincerità. Marcucci in aula ha affermato la verità, dicendo a Conte che il governo è pieno di persone inadeguate. Gente incapace di gestire anche l’ordinaria amministrazione, che diventa causa di sciagure di fronte alle emergenze che viviamo. Una banda di disperati da mandare a casa. A partire dal dilettante Conte. Speranza poi pubblica libri autocelebrativi che deve ritirare dal mercato travolto da un disastro che non ha saputo affrontare. Azzollina, Bonafede ed altre figure patetiche. Se poi dici che devono andare a casa vieni accusato di sessismo o omofobia. Se anche Marcucci deve prendere atto dell’asinocrazia che affonda l’Italia vuol dire che siamo al capolinea. Via gli incapaci. E chi fa appelli alla coesione sappia che noi siano pronti a discutere di misure concrete, ma non certo a governare con degli incapaci. Se li vuole mandare a casa Marcucci non saremo certo noi a impedirlo. Anzi…”. 

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