Ruini continua a rivolgersi a Salvini e Meloni come se le loro posizioni anti immigrazione fossero "cristiane"

Dice no a un partito cattolico: “Non vedo uno spazio del genere. I cattolici devono collaborare con chi, cattolico o no condivide tali contenuti".

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6 Ottobre 2020 - 07.53


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Il cardinale Camillo Ruini, in una lunga intervista al Corriere della sera, dice no a un partito cattolico: “Non vedo uno spazio del genere – spiega. I cattolici devono puntare sui contenuti dell’azione politica, individuati anche alla luce di una visione cristiana dell’uomo e della società; e devono collaborare con chi, cattolico o no, condivide tali contenuti. Oggi purtroppo in larga misura manca proprio l’attenzione a una visione cristiana”. E sulla necessità di un dialogo con Salvini, sollecitato già un anno fa, precisa: “Non mi sono pentito affatto. Dialogare bisogna”. Ma Salvini e a Giorgia Meloni dice: “Adesso, che meritatamente è sulla cresta dell’onda, vorrei dire che se vogliono fare il bene del Paese e arrivare al governo devono sciogliere il nodo dei loro rapporti con le forze che sono stabilmente alla guida dell’Unione europea”.

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Alla precisa domanda se esiste un movimento conservatore internazionale contro Francesco, Ruini risponde: “In qualche modo, esiste; ma ha varie accentuazioni e sfaccettature. Solo pochi possono davvero essere considerati ‘contro’ Papa Francesco: ad esempio, non tutti coloro che hanno formulato qualche critica con intenti costruttivi”. E sul caso Becciu dichiara: “Non ho elementi per una mia valutazione personale. Vorrei dire però che i mezzi di comunicazione sono comprensibilmente attenti alle vicende negative; ma esiste nella Chiesa una moltitudine di persone e di comportamenti che sono invece decisamente positivi, e che la gente conosce perché ne fa esperienza. Per questo la Chiesa è sopravvissuta nei secoli alle sue peggiori crisi”.
Però Ruini ammette che “la corruzione, specialmente in alto loco, è una delle più gravi piaghe della Chiesa”, tanto che “da giovane pensavo che si trattasse di un problema del passato ormai remoto; ma mi illudevo. Continuo a sperare che ne usciremo, con l’aiuto di Dio e facendo ciascuno la propria parte”.

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