Il consigliere regionale della Lega sui migranti: "Gli sparerei tranquillamente"
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Il consigliere regionale della Lega sui migranti: "Gli sparerei tranquillamente"

Antonio Calligaris, ha pronunciato le vergognose parole replicando a una quindicina di militanti di Casapound che avevano fatto irruzione nell'aula del Consiglio regionale

Il consigliere regionale della Lega Nel Fvg Antonio Calligaris
Il consigliere regionale della Lega Nel Fvg Antonio Calligaris
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4 Agosto 2020 - 15.05


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La verità è che ha detto la verità, non pensando di essere registrato. E siamo di fronte all’ennesimo leghista che si lascia andare a considerazioni razzisti e xenofobe della peggior specie e a poco serve chiedere scusa dopo.
Che è successo?  “Io sono uno di quelli che gli sparerebbe a quelli lì’, tranquillamente”.

Una vergognosa frase riferita ai migranti che il consigliere regionale della Lega del Friuli Venezia Giulia, Antonio Calligaris, ha pronunciato replicando a una quindicina di militanti di Casapound che avevano fatto irruzione nell’aula del Consiglio regionale in cui era in corso una commissione sul Programma immigrazione 2020 del Friuli Venezia Giulia.

Una frase detta per rassicurare i fascisti che anche lui la pensava come loro pronunciata quandogli estremisti di destra avevano concluso di leggere il loro farneticante proclama  sugli immigrati.

Il capogruppo leghista Mauro Bordin aveva tentato una prima difesa di Calligaris, mettendo in secondo piano la frase vergognosa ma denunciando l’azione squadrista subito dal Consiglio a opera dei militanti di estrema destra i cui leader sono stati ospitati in alcune liste della Lega alle elezioni locali.
Ma siccome si tratta pur sempre di un leghista, per Bordine non era grave che un consigliere avesse detto di sparare  me erano gravi le proteste dell’opposizione: “Mi auguro che la stessa veemenza, la stessa rabbia, lo stesso fastidio e gli stessi toni li riserviate agli immigrati che stanno mettendo a ferro e fuoco la Cavarzerani”.

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Poi le scuse di Calligaris:  “Mi scuso. Sono andato oltre, ho usato delle parole che non andavano usate. Chiedo scusa al mio gruppo, sono andato sopra le righe in un momento in cui vi è’ stato un attacco alla democrazia in quest’Aula. Quindi chiedo scusa”.
Ha chiesto scusa al suo gruppo, non ai migranti (che ovviamente non meriano scuse ma insulti dal loro punto di vista) non al Consiglio regionale e non all’Italia e agli italiani per il cattivo esempio.
A dimostrazione di quanto siano state sincere… 

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