Calenda: "Niente liste comuni o un partito con Forza Italia e Renzi''
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Calenda: "Niente liste comuni o un partito con Forza Italia e Renzi''

L'europarlamentare: "''La stragrande maggioranza dei nostri elettori, 1'87%, non vuole una fusione e neanche una lista unica con Italia Viva"

Renzi e Calenda
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22 Luglio 2020 - 16.10


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L’unica cosa abbastanza certa è la disponibilità a trovare forme di alleanza con +Europa. Sul resto no.

‘Io farei un’alleanza di governo di unità nazionale con tutti, ma niente liste comuni o un partito con Forza Italia e Renzi”.

Lo ha detto Carlo Calenda, eurodeputato eletto con il Pd, ora leader di Azione a proposito della possibilità di una intesa politico-elettorale con il suo ex premier Matteo Renzi. ”Renzi – aggiunge – in questo momento è alleato con 5S stelle e Pd. È autore di questo governo, che di centro non ha assolutamente nulla. Se questa sua idea è una risposta al rischio che ci sia una legge proporzionale con una soglia di sbarramento per l’ ingresso in Parlamento alta, secondo me la sua è una risposta sbagliata”.

”Il punto oggi – osserva Calenda – non è fare un’alleanza con chiunque, ma costruire un movimento nel modo con cui è stato fatto dalla destra. Andandosi a riprendere i voti, come Salvini e Meloni, sul territorio e spiegando in tv le proprie idee”.
”La stragrande maggioranza dei nostri elettori, 1’87%, non vuole – osserva Calenda – una fusione e neanche una lista unica con Renzi. Lo abbiamo già chiesto con un sondaggio riservato. Penso che non vogliano stare con lui perché percepiscono che ha un modo di fare politica vecchio. E la cosa sorprendente sa quale è? Se l’87%dei nostri elettori è contro la fusione con Renzi, l’80% è contro la fusione con la Lega. Quindi paradossalmente sono più contrari ad una alleanza ad un’alleanza con lui che con Salvini”.
Ricorda poi che non si unirebbe mai in un partito con Forza Italia senza Renzi. ”No – afferma – ma sono due cose diverse. Io sono favorevole e dar vita a un governo di unità nazionale tutti insieme, ma sono contro l’idea di fare un partito unico, anche con Forza Italia. E conclude: “”Azione” vuole crescere nei sondaggi con la presenza sul territorio e in tv: per un’alleanza alle politiche dobbiamo cercare lo schema più largo possibile. Lo schema europeo in cui socialisti, liberal – democratici, verdi e popolari lavorano insieme, sarebbe quello giusto”.

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