All'alba è arrivato il via libera: il Decreto Semplificazioni farà partire 130 opere
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All'alba è arrivato il via libera: il Decreto Semplificazioni farà partire 130 opere

Il dl semplificazioni ha ottenuto il disco verde del Consiglio dei ministri dopo una riunione fiume, terminata all'alba, dopo le 4.30.

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7 Luglio 2020 - 07.34


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Sono 130 le opere strategiche individuate dal governo che verranno sbloccate con il decreto semplificazioni, il provvedimento approvato nella notte salvo intese il cui testo finale uscirà tra pochi giorni, assicura il presidente del Consiglio in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Tra le opere citate da Conte:
– l’alta velocità ferroviaria Palermo-Messina-Catania, che andrà in gara già quest’estate;
– l’alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, Pescara-Roma, Pescara-Bari, Genova-Ventimiglia, Venezia-Trieste, La Spezia-Parma, Brescia-Verona
– ampliamento strade Salaria, Pontina, Ragusana, 106 Ionica
– demolizione e ricostruzione ponte sullo Scrivia (autostrada A7)
– commissario per anello ferroviario di Roma
– realizzazione Gronda in Liguria
– 9 dighe in Sardegna
– diga di Pietrarossa in Sicilia
– potenziamento Agrigento-Caltanissetta.

“L’intesa è tecnica, sul piano politico abbiamo lavorato tanto. Abbiamo fatto alcune modifiche abbiamo bisogno di qualche giorno per la versione finale”, ha detto ancora Conte, “l”iter del provvedimento – premette  -“posso acconsentire che sia stata sofferto, doloroso mi sembra esagerato. Abbiamo dovuto approfondire, verificare, interveniamo a tutto campo in tutti i settori della P.a e in molte procedure: è una rivoluzione, senza concessione all’enfasi. Si tratta di una semplificazione mai fatta”.

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“Il fatto di aver dovuto far convergere quattro forze politiche e la sensibilità dei ministri io lo vedo come un risultato clamoroso. La consapevolezza da parte di tutti è stata la molla, c’è stato un grande senso di responsabilià’ per attraversare il guado per il rilancio. A noi non piace la normalità perche’ correre sotto la media Ue non possiamo consentircelo”, ha concluso. 

Con il via libera al dl semplificazioni non ci sarà alcuna promozione di condoni, “vogliamo solo un’accelerazione dei tempi” nelle valutazioni ambientali per non bloccare le opere, ha spiegato il premier. “Sul reato d’abuso d’ufficio “c’è stata larga condivisione”, ha sottolineato “interveniamo per modificarlo ma non lo aboliamo”. 

Non ci saranno gare d’appalto per opere sotto i 150 mila euro, ribadisce il premier: “Oggi i cantieri sono impantanati”. “Dobbiamo fermare la paura della firma per i funzionari pubblici. Sino al 31 luglio 2021 la responsabilità davanti alla Corte dei conti per danno erariale per chi autorizza un’opera sarà limitata al solo dolo, a un comportamento malevolo intenzionale”, ha aggiunto il presidente del Consiglio, .”Resterà – ha precisato – la responsabilità per colpa per le inerzie ed i ritardi”.

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“Diamo poteri regolatori a tutte le stazioni appaltanti. Non serve necessariamente un commissario per le procedure, ma prevediamo che in casi complessi sia possibile nominare dei commissari sulla scia di Expo e del ponte di Genova”, ha proseguito”, vogliamo ancora più legalità e trasparenza: saranno facilitati i protocolli di legalità e si accelerano le procedure urgenti per le certificazioni antimafia”

Promettendo “uno Stato amico delle imprese”, Conte ha garantito poi uno “stop alle infinite attese” nella pubblica amministrazione, che dovrà assicurare “i tempi effettivi delle pratiche. Ciascun cittadino deve sapere se il tempo” di una pratica “è stato sforato o viene rispettato”, osserva il presidente del Consiglio, “avremo meno file agli sportelli, meno scartoffie, meno moduli, un internet più veloce e annunceremo tra breve un grande progetto in materia di banda larga”.

“È un calo significativo. Non dobbiamo lasciarci spaventare dal calo del Pil. Il problema è la capacità del Paese di affrontare con una terapia d’urto questo rilancio”, ha detto ancora Conte, che prevede  “un nuovo scostamento di bilancio prima della pausa estiva”.

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“Non ho intenzione di sollecitare” i colleghi europei ad utilizzare il Mes, ha spiegato infine Conte, parlando del suo ‘tour’ europeo per stringere sul ‘Recovery fund’. Il premier non esclude che nel suo viaggio a Lisbona e Madrid non si possa parlare del Mes, “ma non è la mia intenzione”, afferma. Le altre due tappe del viaggio saranno Germania e Olanda.

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