La sfortuna di commentare dati che di lì a poco sono stati smentiti. Ossia che la presenza di polmoniti da Covid nella bergamasca c’era già da dicembre 2019 mentre in realtà si è manifestata tra fine febbraio e inizio marzo , come è stato perecisato più tardi dall’Ats di Bergamo.
Così Fontana ha fatto la concorrenza a Gallera: “Ecco la verità: se la dottoressa Malara non avesse violato i protocolli ministeriali non avremmo scoperto il virus. Studi sierologici e lettura a posteriori delle cartelle cliniche confermano la presenza del virus sul territorio già da diversi mesi. I medici hanno fatto il loro dovere. I protocolli erano sbagliati”.
Così il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, su Facebook.
“Ringraziamo ogni giorno la dottoressa di Codogno che, contravvenendo al protocollo, il 20 febbraio ha eseguito quel tampone rintracciando il primo paziente positivo in Lombardia. Il suo coraggio ci ha concesso di capire che dovevamo attivarci per affrontare un’emergenza da molti ampiamente sottostimata”, sottolinea.
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