Zaia lo spaccone: "Se l'emergenza Covid fosse stata gestita da Roma la strage sarebbe stata peggiore"

Il presidente del Veneto rassicura capitan Nutella: “Nessuna scalata al partito, Salvini stia tranquillo".

Salvini e Zaia
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21 Giugno 2020 - 10.48


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Lui sostiene di non voler fare le scarpe a Salvini. Ma è altrettanto vero che Capitan Nutella è un gigante dal piedi d’argilla. Ossia uno abile a intortare la gente, molto attivo sui social ma privo totalmente di contenuti, se non l’indicazione del nemico che diventa l’alibi per nascondere le proprie mancanze.

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E che ha detto il presidente del Veneto? “Nessuna scalata al partito, Salvini stia tranquillo”.
A dirlo, in un’intervista alla Stampa è il presidente del Veneto Luca Zaia. ”Lo dico chiaro e tondo, così tranquillizzo tutti: non voglio dare la scalata né al mio partito né a Palazzo Chigi”. E sulla storia delle ciliegie dice: ”Gli avevo raccontato nei dettagli la tragedia prima della conferenza stampa edera molto colpito. Dire che è insensibile è esagerato. Una montatura. La macchina della comunicazione esagera sempre. Per questo cerco di tenere un profilo basso ed evitare la sovraesposizione mediatica”.

Le critiche al governo

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Poi lo spaccone: politicamente hanno vinto ”Le regioni. In pochi mesi siamo passati da ‘le regioni bisogna chiuderle’ a ‘i governatori sono i salvatori della Patria’. Esagerazioni entrambe. Però i padri costituenti hanno avuto ragione ad affidare la sanità alle regioni. Se l’emergenza fosse stata gestita tutta da Roma, la strage sarebbe stata anche peggiore”.

Ha aggiunto il governatore del Veneto Luca Zaia.

”La lezione è che lo Stato funziona se è federale e se le regioni hanno l’autonomia. Per questo continuerò a battermi per una maggiore autonomia. È la partita decisiva e non è affatto chiusa”.

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