Conte: "Realizzeremo una rivoluzione nella pubblica amministrazione"

"Faremo in modo di evitare che sui funzionari onesti gravi eccessiva incertezza giuridica, ad esempio circoscrivendo più puntualmente il reato di abuso d’ufficio e la medesima responsabilità erariale”

Giuseppe Conte
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27 Maggio 2020 - 07.47


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Il premier Giuseppe Conte annuncia un ’Recovery plan’ italiano in sette punti, un piano strategico per il rilancio del Paese, in una lettera pubblicata dal Corriere della Sera e dal Fatto quotidiano. Si punterà su nuove infrastrutture e sul rilancio delle opere pubbliche. Non solo, “introdurremo incentivi alla digitalizzazione, ai pagamenti elettronici e all’innovazione”. E “dobbiamo moltiplicare gli strumenti utili a rafforzare la capitalizzazione e il consolidamento delle imprese, anche al fine di sostenere l’attività delle filiere produttive nella fase di ripresa, con particolare riguardo a quelle in maggiore sofferenza”.
Secondo il premier, occorrono inoltre “una decisa azione di rilancio degli investimenti pubblici e privati e una drastica riduzione della burocrazia. Potremo utilizzare le risorse europee per realizzare le infrastrutture strategiche del Paese, a partire dalle grandi reti telematiche, idriche ed energetiche”. E “introdurremo misure che valgano a realizzare una rivoluzione culturale nella pubblica amministrazione. I funzionari pubblici, pur in un’ottica di rigore e trasparenza, devono essere incentivati ad assumersi le rispettive responsabilità. Faremo in modo di evitare che sui funzionari onesti gravi eccessiva incertezza giuridica, ad esempio circoscrivendo più puntualmente il reato di abuso d’ufficio e la medesima responsabilità erariale”.

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“Occorre una graduale ma decisa transizione verso un’economia sostenibile – illustra ancora il presidente del Consiglio -, legata al green deal europeo”. E si deve “puntare su un grande investimento per il diritto allo studio e per l’innovazione dell’offerta formativa, affinché l’Italia sia tra i primi posti in Europa per giovani con titoli di studio universitario”.

Un altro punto evidenziato dal premier sottolinea la necessità di “abbreviare i tempi della giustizia penale e della giustizia civile”, nonché riformare organicamente il codice civile. Di qui l’invito ai partiti a confrontarsi “con la massima speditezza” rispetto a questi tre progetti di riforma presenti in Parlamento. E poi il miglioramento del diritto societario, “introducendo modelli di governance più snelli ed efficienti”.

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Infine, l’annuncio dell’introduzione di “una seria riforma fiscale. Non possiamo più permetterci – osserva Conte – un fisco iniquo e inefficiente. L’attuale disciplina fiscale è un dedalo inestricabile. Sono cinquant’anni che non si interviene più con una riforma organica”, e “dobbiamo avere il coraggio di riordinare il sistema delle deduzioni e delle detrazioni: l’equità e la progressività del sistema tributario passano anche da questo intervento. Dobbiamo fare pulizia, distinguendo i debiti recuperabili da quelli che non lo sono e rendere più trasparente la giustizia tributaria”.

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